Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    I corpi di centinaia di bambini di un ex orfanotrofio in Scozia sono stati sepolti in una fossa comune

    Nell'ex orfanotrofio cattolico di Smyllum Park, tra il 1864 e il 1981 sono morti almeno 400 bambini, i cui corpi sono stati sepolti in una fosse comune anonima nel cimitero cittadino

    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 10 Set. 2017 alle 20:14 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:52

    Nell’ex orfanotrofio cattolico di Smyllum Park, nella cittadina scozzese di Lanark, tra il 1864 e il 1981 sono morti almeno 400 bambini, i cui corpi sono stati sepolti in una fosse comune anonima nel cimitero cittadino.

    La scoperta è venuta alla luce grazie a un’inchiesta portata avanti dalla BBC, in collaborazione con il quotidiano domenicale scozzese The Sunday Post.

    Gli autori del programma radiofonico “File on 4” dell’emittente BBC Radio 4 e del giornale scozzese hanno indicato una sezione del cimitero St. Mary’s della città di Lanark come luogo di sepoltura dei bambini morti nella struttura.

    L’orfanotrofio di Smyllum Park è stato gestito dalle Figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli, una congregazione di suore che si dedica alla cura degli orfani, all’assistenza agli infermi e agli anziani, alla cura dei disabili, anche mentali e alla gestione di rifugi per donne e bambini in difficoltà.

    La struttura, aperta nel 1864, ha chiuso i battenti nel 1981 ed è ora utilizzata come residenza privata. Durante la sua attività sono passati da questo orfanotrofio almeno 11mila bambini secondo la Scottish Child Abuse Inquiry, la commissione di inchiesta del governo regionale scozzese contro gli abusi sui minori.

    Nel 2004, secondo quanto emerso da alcuni documenti delle suore che gestivano l’orfanotrofio, si scoprì che i bambini deceduti erano stati sepolti in 158 loculi diversi all’interno del cimitero cittadino.

    Le indagini condotte dai giornalisti hanno scoperto che i documenti dicevano il vero sul cimitero, ma che i numeri forniti dalle suore e dalle autorità comunali erano una stima al ribasso.

    Secondo i registri del cimitero, infatti, erano 120 i bambini morti provenienti da Smyllum Park e sepolti al St. Mary. Eppure, secondo i parenti delle vittime e le prove rinvenute dai giornalisti, il numero dei corpi è pari ad almeno 402.

    I documenti in possesso della BBC non rivelano informazioni sulla vita condotta dai bambini all’interno dell’orfanotrofio, ne riportano solo il nome, la data di nascita e il luogo di sepoltura.

    Secondo i giornalisti britannici, la maggior parte dei decessi è avvenuta per cause naturali: oltre un terzo dei bambini è deceduto per aver contratto malattie come tubercolosi, influenza e febbre scarlatta.

    Alcuni sono invece morti per malnutrizione. La ricerca è stata portata avanti da Janet Bishop, presidente dell’Association of Scottish Genealogists & Researchers in Archives, un’organizzazione che riunisce i genealogisti scozzesi.

    Secondo le indagini della dottoressa Bishop, la maggior parte dei decessi è avvenuto tra il 1870 e il 1930. Le vittime sono quasi tutte minori.

    Alcuni orfani che sono stati ospitati nella struttura hanno accusato le suore di sottoporre i bambini ad abusi, come percosse, e di negare loro l’assistenza.

    Sulla base di queste testimonianze, la Scottish Child Abuse Inquiry ha cominciato a indagare sull’operato della congregazione di suore, interrogando anche alcune religiose che hanno lavorato nella struttura.

    L’ordine ha rifiutato di commentare le indagini e le recenti rivelazioni, sostenendo sempre che i presunti abusi non sono dimostrati da alcuna prova.

    “Stiamo cooperando pienamente con la commissione di inchiesta”, si può leggere in una dichiarazione rilasciata dalle Figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli.

    “Vogliamo chiarire che, come Figlie della Carità, i nostri valori sono totalmente contrari a qualunque forma di abuso e quindi offriamo le nostre più sincere scuse a chiunque abbia subito qualsiasi forma di abuso sotto la nostra cura”.

    L’ex primo ministro scozzese, Jack McConnell, che chiese scusa ai parenti delle vittime nel 2004, ha sottolineato come sia vergognoso che questi stiano ancora aspettando un verdetto che restituisca loro verità e giustizia.

    “Spezza il cuore scoprire che così tanti bambini sono stati sepolti in tombe senza nome. Dopo così tanti anni di silenzio, dobbiamo sapere la verità riguardo cosa è accaduto qui” ha detto McConnell.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version