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    Un figlio di Gheddafi condannato a morte

    Saif al-Islam Gheddafi è stato condannato a morte insieme a altre otto persone per crimini di guerra commessi nel 2011

    Di TPI
    Pubblicato il 28 Lug. 2015 alle 16:58 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:59

    Saif al-Islam Gheddafi, figlio dell’ex dittatore Muammar Gheddafi, e altre otto persone sono state condannate a morte da una corte di Tripoli.

    Sono accusati di crimini di guerra commessi nel 2011, durante la repressione della rivolta popolare che portò alla caduta della dittatura di Gheddafi. 

    Tra i condannati a morte, vi sono anche Abdullah al-Senussi, ex capo dell’intelligence durante il regime di Gheddafi, e l’ex primo ministro Baghdadi al-Mahmoudi.

    Le accuse sono reclutamento di mercenari, attacchi indiscriminati sui civili con raid aerei, formazione di milizie armate illegali, spari sulla folla, incitazione alle violenze e agli stupri.

    Nel processo altre sette persone sono state condannate a 12 anni di carcere, mentre quattro sono state rilasciate. Gli imputati hanno 60 giorni per presentare un appello. 

    Saif al-Islam Gheddafi non era presente al processo, perché al momento si trova nella città di Zintan, dove è tenuto prigioniero da un gruppo di ribelli, alleati del governo libico con sede a Tobruk riconosciuto dall’Onu ma rivali della fazione Alba Libica che controlla Tripoli, la capitale del Paese.

    Secondo quanto riporta la Bbc, i ribelli – che avevano catturato il figlio di Gheddafi alla fine della guerra civile – non vogliono né consegnarlo alle autorità né ucciderlo, perché potrebbero chiedere un alto riscatto in futuro. 

    Il processo è stato aperto nell’aprile del 2014 e sin dall’inizio diverse associazioni dei diritti umani hanno riportato irregolarità, criticando la mancanza di obiettività nel sistema giudiziario libico e la scarsa trasparenza. 

    Dalla caduta di Gheddafi, la Libia è precipitata nel caos, contesa da fazioni rivali. Il parlamento ufficialmente riconosciuto dalla comunità internazionale ha sede a Tobruk, ma la capitale Tripoli è nelle mani del gruppo rivale Alba Libica. 

    La rivista settimanale italiana Internazionale ha elencato i gruppi armati che controllano la Libia.

    Qui sotto: una mappa della Libia che mostra il territorio sotto il controllo delle diverse fazioni. Credit: Bbc

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