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    Estroversi o introversi: il test del limone

    Un test psicologico del 1960 utilizza succo di limone e cotton fioc per verificare la nostra maggiore o minore propensione alla socialità

    Di TPI
    Pubblicato il 28 Apr. 2016 alle 14:25 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:03

    La distinzione tra estroversione e introversione è
    sicuramente molto vaga e teorica, e il web abbonda di test e maniere per capire
    con quale categoria possiamo identificarci di più.

    Sicuramente esistono metodi piuttosto pratici, ad esempio analizzare il proprio comportamento nelle situazioni di socialità, come feste,
    ambienti lavorativi o luoghi pubblici, ma esiste una maniera supportata dalla
    scienza, anche se molto poco ortodossa, per avere un’idea su quanto siamo caratterialmente
    aperti agli altri e al nuovo.

    Inaspettatamente, il necessario per fare questo test prevede
    oggetti che non verrebbero normalmente associati alla psicologia: un limone, un
    cotton fioc e un filo non troppo lungo.

    La prova che li vede protagonisti fu creata nel 1960 da uno
    dei pionieri della psicologia della personalità, Hans Eysenck, e dalla sua collega
    e moglie Sybil Eysenck.

    Questo lo svolgimento del test: per prima cosa bisogna
    legare il filo esattamente a metà del cotton fioc, in modo che questo
    rimanga appeso in posizione orizzontale. Poi bisogna poggiare un’estremità del cotton
    fioc sulla lingua per 20 secondi.

    Successivamente, l’esperimento prevede di spremere cinque
    gocce di succo di limone concentrato sulla lingua, deglutire, e poi mettere
    l’altra estremità del cotton fioc sulla lingua per 20 secondi.

    Dopo aver fatto questo, è necessario afferrare il filo che
    regge il cotton fioc e osservare se un’estremità sia più in basso dell’altra, o
    se invece il cotton fioc continui a rimanere orizzontale come prima della
    prova.

    Nel primo caso, vorrebbe dire che l’estremità che è stata
    appoggiata sulla lingua dopo aver spremuto il limone è più pesante. Questo
    suggerirebbe un aumento della salivazione causata dal succo di limone, e sarebbe un
    segnale di introversione.

    Eysenck e sua moglie vollero provare in questo modo la
    teoria dell’”eccitazione corticale”. Essa sarebbe più alta negli introversi,
    facendo sì che questi reagiscano più fortemente agli stimoli, inducendoli in
    alcuni casi a fuggire da certe situazioni.

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