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    Madre chiude a chiave in casa i suoi tre bimbi: esplode la caldaia e muoiono carbonizzati

    La casa distrutta dalle fiamme

    Natalia Vorobyeva, 36 anni, è uscita per incontrare un'amica e ha lasciato i bambini da soli in casa con una caldaia malfunzionante. Nell'incendio sono morti Danil, il figlio di sei anni, e i due gemelli di tre, Sasha e Denis

    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 9 Nov. 2018 alle 11:12 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:50

    Una madre ha chiuso a chiave i suoi tre figli in casa. Tutti e tre sono rimasti carbonizzati nell’incendio divampato nell’abitazione a causa della caldaia difettosa. Mai riparata per mancanza di soldi, quella caldaia è stata la causa della morte dei piccoli, ma la madre non si perdonerà mai di aver di fatto condannato a morte i suoi tre bambini.

    È successo a Stary Buyan, cittadina della Russia sudoccidentale. La madre dei tre piccoli, Natalia Vorobyeva, 36 anni, dopo aver realizzato di essere stata responsabile della morte tragica dei suoi figli – Danil, il figlio di sei anni, e i due gemelli di tre anni, Sasha e Denis – non ha sopportato il pensiero e ha tentato il suicidio.

    La donna aveva girato la chiave nella serratura e lasciato i figli da soli in casa per andare a trovare un’amica. Natalia era convinta che il figlio più grande potesse essere in grado di badare ai fratellini più piccoli. Ma lui, Danil, aveva appena sei anni.

    La madre, incoscientemente, non ha pensato che lasciava i tre figli piccoli in una casa in cui era accesa una bomba a orologeria, perché quella caldaia da tempo ormai aveva dato chiari segni di cedimento. Malfunzionante e problematica, quell’aggeggio non poteva che rivelarsi un ordigno in quella casa.

    Natalia, però, non aveva soldi a sufficienza per ripararla e per questo viveva con la speranza che la caldaia continuasse a funzionare e, soprattutto, che non succedesse niente. Ma così non è stato.

    Uscendo di casa, Natalia ha salutato i suoi bambini, ignara che quello sarebbe stato l’ultimo bacio che avrebbe dato loro. Quando ha fatto ritorno a casa, la 36enne si è trovata di fronte a uno scenario apocalittico. La casa era avvolta dalle fiamme. I soccorritori hanno ritrovato i tre corpicini senza vita dei bambini subito dietro la porta. Erano corsi lì, nel vano tentativo di aprire quella maledetta porta e scappare dall’inferno.

    Ma la porta era chiusa a chiave e per loro non c’è stato nulla da fare. Il corpo di Danil, il più grande, era sopra i fratellini: il bambino di sei anni ha tentato di proteggere i gemellini fino all’ultimo momento.

    Una volta davanti casa, Natalia rimasta sotto shock, ha tentato il suicidio. Ma questo episodio tragico è arrivato dopo un altro avvenimento altrettanto spaventoso, accaduto pochi mesi fa. La donna e i suoi bambini erano stati salvati dai soccorritori quando la loro casa prese fuoco in seguito a un incendio divampato al piano di sotto.

    La famigliola viveva in un’altra città e dopo quell’episodio Natalia decise di tornare nel suo paese d’origine. Sicuramente per sé e per i suoi figli immaginava un destino diverso. Poi quella chiave nella serratura l’ha gettata nell’inferno.

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