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    Erdogan a cena con una transessuale dopo che la polizia turca ha fatto irruzione al gay pride

    Bulent Ersoy, di professione attrice, è conosciuta in Turchia come "la Diva". Si è sottoposta alle procedure per il cambio di sesso a Londra negli anni Ottanta

    Di TPI
    Pubblicato il 21 Giu. 2016 alle 12:52 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:43

    Domenica sera il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha consumato il pasto dell’iftar, che segna la fine del digiuno diurno nel mese sacro del Ramadam, nella sua residenza nel distretto di Tarabya, in compagnia della moglie Ermin e di Bulent Ersoy, celebrità transessuale.

    Bulent Ersoy, di professione attrice, è conosciuta in Turchia come “la Diva”. Si è sottoposta alle procedure per il cambio di sesso a Londra negli anni Ottanta e poi è diventata molto famosa in patria, ma ciò non l’ha resa immune a diversi attacchi verbali e fisici nel corso degli anni.

    Il presidente Erdogan non ha mai espresso ufficialmente la sua posizione sul tema degli omosessuali, sebbene venga sempre criticato per le sue opinioni conservatrici sul sesso e la pianificazione famigliare, e accusato di aver condotto una politica di islamizzazione della Turchia fin dalla sua salita al potere nel 2003.

    Le foto della serata, distribuite dall’agenzia stampa di Erdogan, seguono di poche ore l’interruzione di un raduno LGBT da parte delle squadre antisommossa di Istanbul.

    L’annuale Gay Pride, che doveva tenersi il 26 giugno, era stato cancellato dalle autorità per preservare la sicurezza e l’ordine pubblico, secondo dichiarazioni rilasciate venerdì. L’anno scorso il paese era infatti divenuto bersaglio di diversi bombardamenti in quel giorno, alcuni attribuiti allo Stato Islamico ed altri ai militanti curdi.

    I manifestanti si erano radunati in Piazza Taksim, dove le dimostrazioni sono diventati illegali in seguito alle proteste contro il governo nel 2013. Lì hanno sventolato bandiere arcobaleno e hanno provato a leggere una comunicazione, ma la polizia è intervenuta prima che potessero riuscirci.

    Centinaia di uomini delle squadre antisommossa hanno sparato proiettili di gomma ai manifestanti in via Istiklal e fatto ricorso a gas lacrimogeni per disperdere la folla. 

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