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    Macron e il trucco sempre più pesante per mascherare la stanchezza

    Emmanuele Macron. Credit: AFP

    Il presidente francese è sempre più stressato e ricorre al make up (costoso) per coprire i segni della stanchezza

    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 28 Dic. 2018 alle 11:32 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:48

    “È talmente segnato dalla stanchezza che a volte si mette il trucco anche sulle mani”. Così riferisce a Le Monde un deputato della République en marche molto vicino a Emmanuel Macron facendo riferimento al ricorso eccessivo del presidente francese al maquillage per nascondere i segni dello stress.

    Ma non è la prima volta che si parla del make up di Macron. Nell’estate del 2017, infatti, il presidente francese finì al centro delle polemiche per le cifre esorbitanti spese per il trucco a cento giorni dall’inizio del mandato. Fu il settimanale Le Point a rivelare che per l’inquilino dell’Eliseo erano stati spesi 26mila euro in tre mesi: la costosa make up artist Natacha M. era incaricata di “migliorare” i tratti duri del presidente.

    Dallo staff di Macron non arrivarono conferme né smentite sulla cifra, ma la timida promessa di diminuire i costi del trucco. Un anno dopo non sembra che sia cambiato molto. Non si conoscono i numeri di quanto l’Eliseo abbia sborsato quest’anno per il make up del presidente, ma quel che è evidente agli occhi del mondo intero è che con il trucco la make up artist di turno ci va giù pesante ed è impossibile non notare il colore giallognolo – tipico effetto di un fondotinta pesante – sul viso sempre pallido di Macron.

    Pare che la motivazione sia la stanchezza: Macron continuerebbe a truccarsi pesantemente, per nascondere la profonda stanchezza che segna il suo volto. Quando si è presentato davanti alle telecamere impietose lo scorso 10 dicembre per il discorso alla nazione, tutti hanno notato come il presidente non stia passando il suo periodo migliore. Qualcuno ha parlato addirittura di una crisi di nervi sfiorata.

    Ludovic Marin, fotografo dell’Afp, incaricato dall’agenzia di seguire il capo dello Stato francese, ha confermato l’impressione di tanti: “La sua faccia è cambiata. Ha una gravità sempre più pronunciata. Alcune volte si vede sul suo volto, perché è molto preso dai dossier. Altre volte si notano dei segni di fatica inusuali, se non addirittura dei momenti di tensione che non si erano mai visti prima”.

    Non è stato un anno facile, per Macron. Anzi, dall’affaire Benalla alle dimissioni dell’ex ministro dell’Interno Gérard Collomb, passando per le manifestazioni dei gilet gialli, quello del presidente francese è stato un 2018 da dimenticare. E la stanchezza si sente (e si vede). Tanto che pare che la moglie Brigitte sia pronta a scendere in campo in difesa del marito.

    Per Le Monde, a pesare sulla stanchezza di Macron sarebbe anche la vita in “clausura”. Lui, abituato a stare tra la gente, ha scelto di farsi vedere il meno possibile, dopo la pioggia di insulti che il presidente si è preso le ultime volte in cui ha incontrato i suoi concittadini. Problemi anche di sicurezza, è chiaro. Le minacce di morte e l’attentato sventato da un gruppo di ultradestra hanno fatto pensare bene al presidente di restare rintanato in casa. “Brigitte non ha più superato i limiti del périphérique (la tangenziale che cinge Parigi, ndr)”, scrive Le Monde. Il loro mondo ora è tutto dentro l’Eliseo.

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