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    Germania, elezioni regionali in Sassonia e Brandeburgo. Afd spaventa Berlino

    Credit: Afp

    Il paese guarda al ritorno alle urne dei due Laender. Il voto riguarda poco più di cinque milioni di persone ma preoccupa Berlino per la possibile performance del partito dell'ultradestra, dato ad oltre il 20 per cento

    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 1 Set. 2019 alle 11:55 Aggiornato il 17 Set. 2019 alle 21:25

    Germania, elezioni regionali in Sassonia e Brandeburgo. Afd spaventa Berlino

    Si aprono oggi, domenica 1 settembre, le elezioni regionali in Sassonia e Brandeburgo in Germania. Un ritorno alle urne che spaventa tutto il paese: il voto riguarda poco più di cinque milioni di elettori ma potrebbe costituire un piccolo tsunami politico in grado di toccare anche Berlino, Angela Merkel compresa. Al centro, c’è la performance dell’Afd, il partito dell’ultradestra dato ad oltre il 20 per cento dei consensi in entrambi i Laender.

    Secondole stime iniziali, l’Afd in Brandeburgo potrebbe piazzarsi come primo partito battendo la Spd, mentre in Sassonia inseguirebbe la Cdu piazzandosi al secondo posto nelle preferenze dell’elettorato. Un voto che, come evidenziato da Agi, a trent’anni esatti dalla caduta del Muro di Berlino consegnerebbe una Germania nuovamente divisa: i Laender dell’Ovest dominati dai partiti tradizionali, in testa la Cdu e Verdi, contro una ex Ddr con una ultradestra determinante, soprattutto se il boom dell’Afd si confermerà anche anche in Turingia, dove si voterà il 27 ottobre.

    Lo scenario di divisione è stato evocato anche dal presidente della Repubblica tedesco, Frank-Walter Steinmeier. “Non dovete spingere questo paese a dividersi: questa è la responsabilità a cui deve pensare chiunque nel momento in cui entra in un seggio elettorale”, ha affermato il capo dello Stato nel corso di una cerimonia a Palazzo Bellevue.

    In effetti, la situazione è intricata, visto che quasi certamente le attuali coalizioni in Sassonia e Brandeburgo avranno i numeri per andare avanti. E dato che sulla carta le forze politiche “tradizionali” hanno escluso di allearsi con l’ultradestra, le trattative di governo rischiano di trasformarsi in un rompicapo di difficilissima soluzione. Per quanto riguarda la Sassonia, la Cdu può sperare in un risultato che arriva fino al 32% dei consensi, seguita dall’Afd al 24%, che vede dunque un certo rallentamento. Terza la Linke, ossia il partito della sinistra cosiddetta radicale, con il 16% dei voti, quarti i Verdi all’11%.

    Situazione complicata anche in Brandeburgo, dove si profila un testa a testa tra Afd e Spd, dati intorno al 22% dei consensi. La Cdu segue con il 18%, la Linke si attesta al 15 e i Verdi al 12%. Fpd sempre sulla soglia dell’ingresso nel Landtag con un risultato intorno al 5%, mentre i Freie Waehler con il 4% ne rimarrebbero esclusi. Su questa base, sarebbe impossibile una prosecuzione dell’attuale maggioranza “rosso-rossa” (Spd più Linke).

    Un ruolo inedito, data l’esclusione dell’Afd, potrebbero averlo dunque i Verdi, finora ben più deboli all’Est rispetto al ricco Ovest.

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