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    Elezioni Israele, Netanyahu: “Fate la giusta scelta”. Gantz: “Nuovo corso per il paese”

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 9 Apr. 2019 alle 11:52 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:06

    Martedì 9 aprile circa 6,3 milioni di israeliani sono chiamati alle urne per eleggere i 120 membri della Knesset, il Parlamento israeliano, che a sua volta indicherà il nuovo primo ministro.

    >>Elezioni in Israele: Netanyahu cerca il quinto mandato, incalzato dal generale Gantz

    Elezioni Israele | L’affuenza

    Le votazioni sono iniziate alle 7 (le 6 in Italia). Alle 10 l’affluenza risultava pari al 12,9 per cento, più bassa di 0,8 punti percentuali rispetto al 2015 quando a votare furono il 13,7 per cento dei cittadini aventi diritto.

    Alle 16 (le 15 in Italia) l’affluenza era invece del 42,8 per cento. Alle ultime elezioni, quelle del 2015, alla stessa ora aveva votato il 45,4 per cento degli aventi diritto.

    Per quanto riguarda i militari, che hanno cominciato invece a votare già sabato 6 aprile, l’affluenza è al 59 per cento, esclusi i soldati in licenza che votano insieme ai civili.

    Alle 20 (le 19 in Italia) l’affluenza si è attestata al 61,3 per cento. Nel 2015 era al 62,4 per cento.

    Brusco calo dell’affluenza, infine, tra la minoranza araba. Il leader della coalizione Hadash-Ta’al, Ahmad Tibi, ha avvertito che in queste condizioni i partiti arabi rischiano di non riuscire a entrare in Parlamento. “La bassa affluenza nelle città arabe è una minaccia reale per entrambe le liste”, ha affermato, sottolineando come questo rappresenti “un serio colpo alla rappresentanza araba alla Knesset”.

    “Stiamo andando avanti con tutte le nostre forze – ha detto – andando a casa a casa e invitando le persone a uscire e votare. Il nostro incubo, che è la fantasia del primo ministro, una Knesset senza rappresentazione araba, improvvisamente sembra una possibilità realistica”.

    Quasi tutti i partiti oggi hanno affermato di vedere risultati deludenti negli exit poll, che non possono essere pubblicati prima della chiusura dei seggi. Anche i sondaggisti hanno confermato alla stampa che l’affluenza tra la popolazione araba potrebbe risultare eccezionalmente bassa.

    Elezioni Israele | Le parole dei due candidati principali

    Nel recarsi alle urne a Tel Aviv, l’ex generale Benny Gantz [chi è], principale sfidante del premier Benjamin Netanyahu [chi è], ha promesso “un nuovo corso” per gli israeliani.

    “Sono felice di mettermi al servizio di Israele, sono felice di impegnarmi per il bene dei cittadini su un nuovo corso”, ha dichiarato ai giornalisti, invitando gli elettori a un voto “rispettoso e pacifico da parte di tutti”.

    Benjamin Netanyahu, leader del Likud e premier uscente alla ricerca del quinto mandato, si è rivolto agli elettori chiedendo loro di “fare la giusta scelta”.

    “Dovete fare la scelta giusta, ma non posso dirvi quale. O forse posso ma non lo farò”, ha affermato dopo aver votato nel seggio allestito in una scuola a Gerusalemme, accompagnato dalla moglie Sara.

    Il premier israeliano in carica, inoltre, si è diretto sulla spiaggia di Netanya, dove ha esortato i bagnanti a “uscire dall’acqua e andare a votare per il Likud, così da chiudere il divario con Lapid e Gantz”. Su un’altra spiaggia, quella di Poleg, ha detto: “Domani vi sveglierete con Yair Lapid premier e la sinistra al governo, andate via dalla spiaggia e votate Likud”.

    Elezioni Israele | Polemiche per le riprese fatte in alcuni seggi arabi

    In giornata è montata una polemica in alcuni seggi delle città arabe in Israele. Sono circa 1.200 i seggi dotati di telecamere nascoste, ma l’avvocato Koby Matza, che rappresenta il partito del primo ministro israeliano Netanyahu, ha dichiarato che “il problema è nel comportamento di quelle persone nella comunità araba” e non nella misura presa dal Likud.

    Le telecamere, ha aggiunto, “non erano nascoste, ma visibili e sono stati collocate nelle comunità in cui vi è una preoccupazione significativa per le frodi elettorali”.

    Il presidente del Comitato elettorale centrale, il giudice dell’Alta corte di giustizia israeilana Hanan Melcer, ha vietato le riprese degli elettori all’interno dei seggi elettorali, dopo che la polizia ha trovato addosso a centinaia di membri e osservatori del partito di governo del Likud telecamere nascoste presso i seggi in città arabe come Sakhnin, Majd al-Krum, Nazareth, Tamra e Jisr a-Zarka.

    Secondo la direttiva emessa da Melcer, potranno essere permesse riprese durante le operazione spoglio, a condizione che sia stata autorizzata e che sia visionata dalla polizia o un rappresentante del presidente del Comitato elettorale centrale. 

    Rivolgendosi ai giornalisti, Netanyahu oggi ha difeso le riprese che le telecamere non dovrebbero essere nascoste ma trovarsi “ovunque” al fine di “garantire un voto equo”.

    Elezioni Israele | I sondaggi

    Secondo i sondaggi pre-voto, si prospetta un testa a testa tra il premier uscente e l’ex generale. Entrambi dovrebbero ottenere dai 20 ai 30 seggi a testa, non riuscendo quindi ad arrivare alla maggioranza necessaria per formare da soli un governo: per poter eleggere il nuovo primo ministro, un partito dovrebbe avere almeno 61.

    Il partito di Netanyahu, il Likud, potrebbe contare sul sostegno degli altri partiti di destra, mentre per Benny Gantz stringere alleanze si prospetta un’impresa più ardua: difficilmente la sinistra sosterrebbe l’ex militare.

    Uno degli scenari possibili è che il partito di Gantz superi il Likud, chiedendo allo stesso partito di Netanyahu di stringere un’alleanza, mettendo da parte il suo attuale leader.

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