Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Chi ha vinto le elezioni in Islanda

    Il premier conservatore uscente dell'Islanda Bjarni Benediktsson

    Il partito del premier conservatore uscente Bjarni Benediktsson ha avuto la meglio, ma dovrà ora fare i conti con i Verdi di sinistra che potrebbero risultare determinanti nella formazione di un nuovo governo di coalizione

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 29 Ott. 2017 alle 15:50 Aggiornato il 9 Set. 2019 alle 19:38

    Sabato 28 ottobre 2017 si sono svolte le elezioni in Islanda. Il centrodestra del premier conservatore uscente Bjarni Benediktsson è arrivato primo, ma la vera sorpresa sono stati i Verdi di sinistra che potrebbero risultare determinanti, o addirittura protagonisti, di un nuovo governo di coalizione.

    Iceland monitor riporta che il Partito dell’Indipendenza del premier Benediktsson ha ottenuto il 25,3 per cento dei voti e 17 sui 63 seggi dell’Althing, il parlamento islandese. Il Partito dell’Indipendenza ha sempre fatto parte del governo di coalizione in Islanda, tranne nel periodo di crisi economica del 2009-2013.

    Subito dopo, i Verdi di sinistra con il 17,5 per cento e 11 seggi, guidati dalla 41enne leader Katrin Jakobsdóttir. Questo risultato permetterà ai Verdi di sinistra di giocare un ruolo chiave nei colloqui per formare un nuovo governo.

    L’Alleanza Social Democratica ottiene circa il 13 per cento dei voti e 8 seggi.

    Il Centro ha raccolto il 10,8 per cento dei voti e 7 seggi, mentre il Partito del progresso il 10,2 per cento e 6 seggi.

    I Pirati, che avevano riscosso un buon successo negli scorsi anni – soprattutto in chiave anti-sistema e anti-corruzione, cavalcando la sfiducia nei confronti dell’establishment di governo – sono invece crollati in questa tornata di elezioni legislative anticipate.

    La soglia necessaria per entrare in parlamento in Islanda è del 5 per cento.

    È la seconda volta che si vota in Islanda in meno di un anno (la terza in quattro anni).

    Queste elezioni anticipate si sono rese necessarie dopo che il premier Benediktsson si era dimesso a settembre 2016 per uno scandalo in cui è coinvolto il padre, uno fra gli uomini più ricchi del paese, accusato di aver coperto un pedofilo responsabile di uno dei peggiori casi di abuso su minori in Islanda.

    In seguito a questa controversa vicenda, il governo del Partito dell’indipendenza subì un forte tracollo, anche a causa della sfiducia votata da parte del partito Futuro luminoso, suo alleato di governo nella coalizione di maggioranza.

    Nel settembre 2016 il primo ministro era anche stato accusato dalla stampa di insider trading, accusato cioè di aver venduto azioni e titoli poco prima che la pesantissima crisi finanziaria colpisse il paese nel 2008, in seguito al fallimento delle tre principali banche islandesi.

    L’Islanda ha una popolazione di 340mila abitanti circa.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version