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    Oggi si vota in 6 paesi africani: Benin, Capo Verde, Congo, Niger, Senegal e Zanzibar

    Il Super Sunday del continente africano: elezioni presidenziali e referendum in sei diverse nazioni

    Di TPI
    Pubblicato il 20 Mar. 2016 alle 16:38 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:55

    Oggi, domenica 20 marzo 2016, si vota in 5 diversi paesi del continente africano: Benin, Capo Verde, Repubblica Democratica del Congo, Niger e Zanzibar. Inoltre in Senegal si tiene un referendum volto a modificare i termini del mandato presidenziale.

    – Repubblica del Congo. Il governo ha sospeso tutte le telecomunicazioni per due giorni al fine di prevenire la pubblicazione illegale dei risultati delle elezioni presidenziali in programma per oggi. Il ministro dell’Interno Raymond Mboulou ha di fatto ordinato alle società di telecomunicazioni di sospendere i servizi telefonici, internet e gli SMS per 48 ore, al fine di proteggere “la sicurezza nazionale” (leggi di più su questo argomento). Il governo ha anche reso illegale l’uso dei veicoli a motore in tutto il paese in occasione del voto, fatto salvo per quelli con un permesso speciale. I seggi chiuderanno alle 18 ora locale.

    Niger: qui si terrà un ballottaggio presidenziale: il presidente Muhamadou Issoufou dovrebbe vincere facilmente e ottenere un secondo mandato. Il candidato d’opposizione, l’ex primo ministro Hama Amadou, ha invitato colleghi e cittadini a boicottare il voto per frode. Amadou è stato arrestato a novembre 2015 per traffico di bambini e attualmente è ricoverato in un ospedale di Parigi per questioni di salute. Il Niger è una delle nazioni più povere al mondo ed è sotto la costante minaccia dei miliziani di al-Qaeda e Boko Haram, che lo scorso giovedì hanno condotto un attacco nel paese. Il primo turno delle elezioni ha visto l’attuale capo di stato Issoufou ottenere il 48 per cento dei consensi contro il 17 per cento di Amadou.

    – Benin: Lionel Zinsou sfida il “re del cotone”, Patrice Talon, in un ballottaggio presidenziale dagli esiti incerti. L’ex presidente Thomas Boni Yayi non può più candidarsi perché ha raggiunto il limite massimo di mandati consentito per un capo di stato.

    – Capo Verde: qui le elezioni vedono il presidente Jorge Carlos Fonseca del Movement for Democracy (MFD) sfidare il premier Jose Maria Neves dell’African Party for the Independence of Cape Verde (PAICV). I due schieramenti politici hanno dominato la politica di Capo Verde da quando ha ottenuto l’indipendenza dal Portogallo nel 1975.

    Zanzibar: le elezioni di ottobre 2015 sono state cancellate e per questo oggi si torna al voto, finora caratterizzato da proteste e violenza. L’opposizione ha invitato i cittadini a boicottare le elezioni. Il presidente in carica Ali Mohamed Shein del partito al governo, il Chama Cha Mapinduzi, dovrebbe essere rieletto.

    – Senegal: qui si vota in un referendum volto a modificare il numero di anni consentito a un presidente in carica, riducendo l’attuale limite massimo di sette a cinque anni. La modifica non consentirebbe a un capo di stato di candidarsi per più di due volte consecutive.

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