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    Il fast food vegetariano che guarda al futuro

    Eatsta offre insalate alle quinoa servite da robot, con l'obiettivo di rendere il cibo sano alla portata di tutti

    Di TPI
    Pubblicato il 3 Gen. 2017 alle 18:45 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:13

    L’industria dei fast food negli ultimi anni ha avuto una notevole svolta in termini commerciali che ha portato catene che offrono cibo sano o, in altri casi, cibo vegano, a fare seria concorrenza alle catene che offrono i tradizionali panini con l’hamburger. Eatsa è proprio uno di questi fast-food di nuova generazione, nato in California su iniziativa di David Friedberg, un imprenditore della Silicon Valley, e che sta aprendo punti vendita in tutti gli Stati Uniti.

    Questo fast-food offre non solo cibo sano con l’intento di rendere più sana la dieta degli americani, spesso al centro di critiche per essere caratterizzata da un eccessivo consumo di cibi spazzatura con conseguente aumento dei casi di obesità e malattie cardiocircolatorie, ma guarda al futuro anche attraverso un sistema innovativo di ordinazioni.

    Nei fast food di Eatsa, infatti, non ci sono cucine, non ci sono camerieri e non ci sono tavoli. Una volta dentro ci si avvicina a un tablet dove si scelgono gli ingredienti rigorosamente vegetariani della propria insalata che, una volta approvata, viene preparata da un robot in un tempo massimo di 90 secondi prima di essere ritirata dal cliente per un costo in genere di circa 7 dollari.

    Secondo il creatore di Eatsa, questo sistema permette di mangiare cibo sano senza essere costretti a pagare cifre eccessivamente esose come spesso succede negli Stati Uniti.

    Il menu, per quanto vegetariano, è molto vasto. L’ingrediente che più caratterizza le insalate di Eatsa è la quinoa, cui si possono affiancare humus, falafel, avocado e altri ingredienti.

    La formula alla portata di tutti punta a rendere il cibo sano qualcosa che non sia un etichetta elitaria o modaiola, ma uno stile di vita che possa essere realmente alla portata di tutti a livello sia di costo che di accessibilità.

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