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    Finta dottoressa curava i pazienti senza avere la laurea: è stata scoperta dopo 22 anni

    Una donna neozelandese si è improvvisata medico psichiatra prendendosi gioco di alcune leggi del sistema sanitario degli anni ’90. Ecco come è stata scoperta

    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 20 Nov. 2018 alle 11:54 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:23

    Si è finta medico senza mai aver preso la laurea. È quello che è successo in Gran Bretagna, dove Zholia Alemi, neozelandese, per 22 anni ha lavorato come medico psichiatra, anche in ospedali del servizio sanitario nazionale, finché non è stata scoperta.

    Tutto è stato possibile perché la donna ha approfittato di alcune leggi favorevoli del sistema medico britannico degli anni ’90. Infatti, in quel periodo per gli studenti delle scuole di medicina del Commonwealth, per certificare le proprie competenze bastava semplicemente presentare il curriculum indicando la propria qualifica, senza dover sostenere esami o prove.

    A causa di controlli inadeguati, Alemi era riuscita ad iscriversi al registro medico del Regno Unito con grande facilità. La ‘finta dottoressa’ avrebbe continuato a esercitare la professione se non fosse stata citata in giudizio dai parenti di un suo paziente per motivi di eredità.

    Come se non bastasse infatti, Alemi aveva cercato anche di accaparrarsi l’eredità, pari a una proprietà di 1,3 milioni di sterline, di un suo paziente affetto da demenza senile, approfittando della sua incapacità di intendere e di volere.

    Condannata, incarcerata e indagata per frode, la donna ha dato il via a una serie di indagini da parte degli inquirenti inglesi. Dopo la scoperta di questo caso, infatti, il servizio sanitario nazionale  ha deciso di verificare tutte le posizioni e i documenti degli oltre 3mila medici, come Alemi, che hanno beneficiato di questa svista legislativa negli anni ‘90.

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