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    Finge di essere malata di cancro per avere i soldi per organizzare il suo matrimonio: denunciata, rischia il carcere

    La donna, una 29enne madre di due bambini, è stata denunciata e rischia il carcere

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 24 Lug. 2019 alle 17:59 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:45

    Finge di avere il cancro per avere i soldi per il suo matrimonio: denunciata

    Cosa non si fa per soldi. Una giovane donna, di 29 anni, ha finto di essere una malata di cancro allo stadio terminale al fine di ottenere dei soldi per organizzare il suo matrimonio.

    La sconcertante storia viene da Trecenydd, in Galles, Regno Unito, ed è stata riportata dal Daily Mail. La 29enne, di nome Carla Louise Evans, in sostanza ha inscenato la sua malattia per poter richiedere a un’associazione benefica – la Wish for a Wedding – di organizzare e finanziare le sue nozze.

    Carla, che ha due figli, ha quindi fatto credere di essere affetta da tumore alla vescica e di stare per morire presentando della falsa documentazione medica; la donna, infatti, ha falsificato la firma di un medico, un neurologo, per fare “bere” a tutti la sua storia tragica e commovente.

    L’organizzazione benefica ha così accordato alla “malata immaginaria” ben 15 mila sterline da utilizzare per organizzare il grande evento.

    A scoprire l’inganno gli stessi organizzatori delle nozze, i quali hanno capito che si trattava di una truffa con una semplice chiamata all’ospedale dove la 29enne sosteneva di curarsi. Immediata la denuncia e Carla Louise Evans rischia ora dai sei mesi ai tre anni di carcere per frode.

    “Carla ha detto di avere un cancro alla vescica ed una grave insufficienza epatica, ma è chiaro che non presentava di queste patologie. Ha per giunta falsificato la firma dell’urologo Adam Carter sui documenti da presentare all’ente benefico per ottenere la somma sperata”, è quanto spiegato dal giudice Andrew Gwynne che si sta occupando del caso.

    Il presidente di Wish for a Wedding, invece, ha assicurato il fatto che la sua organizzazione prima di accordare prestiti compie le necessarie verifiche per attestare la veridicità delle situazioni delle persone che chiedono loro aiuto. In questo caso, però, con la documentazione falsa presentata dalla donna non era cosa facile accorgersi dell’inganno.

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