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    “Ho l’Hiv da 10 anni, la malattia non ci definisce”: il commovente discorso del deputato laburista

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 1 Dic. 2018 alle 11:31 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:22

    Lloyd Russell-Moyle, un giovane deputato britannico, ha emozionato il parlamento britannico. Durante un suo intervento di fronte alla Camera dei Comuni ha rivelato di essere sieropositivo da dieci anni.

    “Voglio potermi alzare qui e dire a quelli che convivono con l’Hiv che questo status non li definisce”, ha detto Russell-Moyle.

    Il deputato ha preso la parola in occasione della Giornata mondiale per la lotta all’aids. Il deputato ha raccontato d’aver contratto il virus 10 anni fa mentre studiava a Bruxelles, ma di averlo saputo solo un anno più tardi.

    “Sono sieropositivo, ma poiché ho preso le giuste medicine per anni non trasmetto l’Hiv al partner”, ha concluso tra l’applauso commosso degli altri deputati.

    Cos’è l’Hiv e come si diagnostica

    Il virus dell’immunodeficienza umana o Hiv è l’agente responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita, detta anche AIDS.

    L’AIDS è una malattia che rende difficile al corpo contrastare le altre malattie infettive.

    Il virus dell’Hiv infetta e danneggia una parte delle difese immunitarie del corpo che contrastano le aggressioni esterne. In particolare, il virus attacca i linfociti, un particolare tipo di globuli bianchi che hanno il compito di contrastare i batteri e virus.

    L’Hiv può essere trasmesso con il contatto diretto con il sangue o con i liquidi del corpo di chi è già infettato dal virus.

    Il contagio può avvenire, per esempio, avendo rapporti sessuali non protetti con una persona infetta.

    Una donna affetta da Hiv può trasmettere per via verticale il virus al figlio durate la gravidanza, al momento del parto o anche per allattamento al seno.

    L’infezione viene diagnosticata a seguito di esami del sangue.

    Il test utilizzato come test Hiv è il “Hiv-Ab”, che permette di rivelare la presenza nel sangue di anticorpi prodotti dal nostro organismo per contrastare il virus e indicati con la sigla “Hiv ab”. Il metodo utilizzato per l’analisi prende il nome di Modello ELISA.

    Il test non può essere eseguito subito dopo il possibile contagio: quando il virus penetra nell’organismo, gli anticorpi anti-Hiv non si formano immediatamente.

    Esiste infatti un periodo chiamato “periodo finestra”, nel quale si è stati contagiati e si è contagiosi, ma nell’organismo non è ancora avvenuta la sieroconversione e non si sono ancora formati gli anticorpi che contrastano l’Hiv.

    Si effettua un primo test dopo almeno un mese o un mese e mezzo dal possibile contagio e dopo 3 mesi si effettua il secondo.

    Un risultato positivo del test ELISA deve sempre essere confermato dal test Western Blot, per avere una diagnosi certa.

    Non esiste ancora una cura per l’Hiv. Le terapie attuali cercano di impedire la replicazione del virus nell’organismo e di limitare i danni, così da consentire una sopravvivenza e una qualità di vita migliori.

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