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    Dazi, il ministro Di Maio agli Usa: “Evitiamo l’escalation”

    Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio

    Il capo politico M5S è intervenuto ad un incontro all'ambasciata a Washington organizzato dal Consiglio per le relazioni tra Italia e Stati Uniti.

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 17 Ott. 2019 alle 16:36

    Dazi, Di Maio agli Usa: evitare l’escalation

    Non si placano le tensioni per i dazi imposti dagli Usa. “Siamo contrari ad una escalation dei dazi e incoraggiamo soluzioni negoziali per prevenire misure che danneggerebbero entrambe le nostre economie”, ha detto il ministro degli esteri Luigi Di Maio intervenendo ad un incontro all’ambasciata italiana a Washington intitolato ‘Un futuro comune: Stati Uniti e Italia’ e organizzato dal Consiglio per le relazioni tra Italia e Stati Uniti.

    L’appello dell’ex vicepremier e capo politico M5S è stato lanciato alla vigilia dell’entrata in vigore dei dazi Usa dopo la decisione del Wto su Airbus.

    Di Maio nel corso dell’inconteo a Washington ha indicato specifiche priorità di un “futuro comune”: fronteggiare le minacce nel Mediterraneo, dalla Libia alla Siria, lealtà alla Nato e sviluppo dell’economia senza escalation dei dazi ma in un quadro di cooperazione sulla base delle regole di un sistema multilaterale.

    Sulla Libia Di Maio ha ribadito che “non esiste una soluzione militare” e che bisogna “promuovere una soluzione durevole”, cooperando anche con le organizzazioni umanitarie per tutelare gli immigrati.

    Ieri il presidente Usa Donald Trump ha affermato che gli Stati Uniti “valuteranno attentamente” le rimostranze dell’Italia che ritiene di essere penalizzata eccessivamente dagli annunciati dazi per la vicenda dei sussidi statali ad Airbus.

    “L’Italia – ha osservato il tycoon – ha un problema su come i 7,5 miliardi di dollari di dazi sono stati suddivisi, crede di avere avuto un ruolo minore rispetto ad altri paesi come la Francia o la Germania”. “Non possiamo perdere questa guerra dei dazi per squilibrio commerciale”, ha detto il presidente. E ha aggiunto: “Non vogliamo essere duri con l’Italia”.

    “Mi auguro che sia possibile trovare un confronto collaborativo che eviti ritorsioni. E bisogna cercarlo subito”, sono state invece le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

    “L’Italia – ha aggiunto il capo dello Stato – resta il quinto contributore Nato e il secondo in termini militari dopo gli Usa, l’Italia è il paese che di più fornisce suoi militari per missioni Nato”.

    “Gli Stati Uniti – ha detto ancora il presidente della Repubblica – sono non solo un alleato fondamentale ma anche un Paese con cui condivide un cammino democratico, si riconosce negli stessi valori. La visione internazionale dell’Italia si basa sul pilastro dell’Alleanza atlantica cui si è affiancata l’integrazione europea: due componenti ineludibili della nostra politica estera”.

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