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    Cina, Pechino prepara nuovi dazi contro gli Stati Uniti e accusa Washington: “Compie terrorismo economico”

    Credit: Afo

    Il Dragone ha accusato Washington di fare "terrorismo psicologico" contro il Dragone, diffondendo false notizie alla

    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 31 Mag. 2019 alle 13:54 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:45

    Dazi cina usa nuove tariffe beni usa | Il Dragone contro il Tycoon. La Cina ha annunciato che inizierà ad applicare da domani, sabato 1 giugno, la serie di dazi, tarati tra il 5 per cento e il 25 per cento, su 60 miliardi di dollari di importazioni made in Usa. (Qui abbiamo parlato della guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina)

    La decisione di Pechino è una risposta alle tariffe al 25 per cento decise dall’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump su prodotti ‘made in China’ per 200 miliardi di dollari. Secondo una circolare dell’Amministrazione generale delle Dogane cinesi, a essere colpiti sarebbero 5.410 prodotti. (Qui abbiamo parlato della gu

    Un portavoce del ministero del Commercio ha dichiarato che presto la Cina rilascerà la “lista nera” delle “entità straniere” che danneggiano i diritti delle compagnie del paese, aggiungendo che “misure specifiche saranno annunciate nel prossimo futuro”.

    Dazi cina usa nuove tariffe beni usa | Pechino ha inoltre accusato gli Stati Uniti di avere “mentito ripetutamente” sugli effetti che la guerra commerciale ha sull’economica cinese.

    “La parte Usa ha detto bugie e non solo per una o due volte. Ogni volta la Cina le denuncia in tempo, ma gli Usa sembrano essere molto insistenti, se non ossessionati, e continuano a ripeterle” ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang commentando le ultime dichiarazioni di Trump, secondo il quale i “dazi americani” starebbero causando “devastanti effetti” sull’economia del Dragone.

    Il portavoce del ministero del Commercio Gao Feng ha specificato che la Cina sta avviando un meccanismo che permette di selezionare “imprese, organizzazioni e individui stranieri che non rispettano le regole di mercato, violano contratti e divieti, interrompono la fornitura per ragioni non commerciali o danneggiano seriamente gli interessi legittimi delle compagnie cinesi”.

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