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    Crisi Ucraina, ultime notizie. I separatisti filorussi: “Colpi di mortaio contro di noi”. Kiev smentisce. Di Maio incontra Lavrov, Draghi vedrà Putin nei prossimi giorni. La Nato: “La Russia non si ritira”. Biden: “Rischio invasione molto alto”

    Credit: Ansa
    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 17 Feb. 2022 alle 07:53 Aggiornato il 17 Feb. 2022 alle 16:16

    Crisi Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi mercoledì 16 febbraio 2022

    CRISI UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Nonostante la de-escalation annunciata dalla Russia, permangono le tensioni con l’Ucraina. La Nato, infatti, non crede al ritiro delle truppe di Mosca dal confine, mentre il presidente ucraino Zelensky ha annunciato: “La Russia sta solo avvicendando le truppe, nessun ritiro”. Intanto i separatisti russi hanno accusato Kiev di aver sparato dei colpi di mortaio contro di loro con il governo ucraino che ha smentito l’accaduto. Oggi, inoltre, è stato convocato un vertice d’emergenza dell’Ue in cui si discuteranno le possibili sanzioni economiche contro Mosca. Di seguito, tutte le ultime notizie in diretta sulla crisi tra Ucraina e Russia.

    Ucraina-Russia, le ultime notizie in diretta

    Ore 15,50 –  Mosca ribadisce: vie forze Usa da Est Europa – Nelle sue risposte formali alle controproposte americane sulle garanzie di sicurezza, la Russia ha ribadito la richiesta del ritiro delle forze Usa dall’Europa dell’Est ma ha anche ribadito la sua disponibilità al dialogo per una nuova architettura di sicurezza. Il documento, redatto dal ministero degli Esteri in 10 pagine, ricorda le parole del presidente Vladimir Putin, il quale – dopo i colloqui col leader francese Emmanuel Macron – ha detto che Mosca è aperta al dialogo e sollecita i partner a “studiare condizioni di sicurezza stabili e paritarie per tutti i partecipanti della comunità internazionale”. Allo stesso tempo, Mosca ha insisto sul “ritiro di tutte le forze armate e le armi statunitensi in Europa centrale e orientale e nei Paesi baltici. Siamo pronti a discutere questo argomento nell’ambito del progetto di trattato russo” con gli Usa già presentato a Washington.

    Ore 15,00 – Biden: “Rischio invasione molto alto” – Il rischio che la Russia invada l’Ucraina “è molto alto”: lo ha detto il presidente Usa Joe Biden prima di lasciare la Casa Bianca per un viaggio di poche ore in Ohio. La mia idea è che accadrà nei prossimi pochi giorni” ha aggiunto Biden.

    Ore 13,00 – Draghi: “Sarò a Mosca nei prossimi giorni” – “Dobbiamo perseguire la strategia della deterrenza ferma, non dobbiamo mostrarci deboli”. Lo ha dichiarato il premier italiano Mario Draghi al termine del Consiglio Ue informale sulla crisi ucraina. Il presidente del Consiglio concorda con altre fonti occidentali, a partire dalla Nato nel sostenere che al momento “non si vedono segnali di de-escalation” da parte dei russi. Draghi, poi, ha confermato che sarà a Mosca “nei prossimi giorni” per incontrare il presidente Putin.

    Ore 10,00 – Di Maio incontra Lavrov: “Lavoriamo a soluzione diplomatica” – “Ciò che voglio dirti anche rispetto alle tensioni al confine orientale dell’Ucraina, tra Ucraina e Russia è che l’Italia è sempre stata impegnata in prima fila per una soluzione diplomatica e si può contare sull’Italia per raggiungere una soluzione diplomatica”: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, a margine dell’incontro con il suo omologo russo Serghei Lavrov.

    Ore 9,00 – Colpi di mortaio sui separatisti, Kiev smentisce – Kiev ha smentito di aver attaccato con colpi di mortaio le postazioni separatiste filorusse nell’Est dell’Ucraina. Contattato dalla Reuters, un portavoce militare ucraino ha dichiarato: “Nonostante il fatto che le nostre posizioni siano state colpite con armi proibite, inclusa l’artiglieria da 122 mm, le truppe ucraine non hanno risposto aprendo il fuoco”.

    Ore 8,00 – Separatisti russi: “Colpi di mortaio contro di noi” – Secondo Yan Leshchenko, capo del dipartimento della milizia popolare dell’autoproclamata repubblica popolare di Luhansk, le forza armate ucraina avrebbero sparato alcuni colpi di mortaio contro le postazioni separatiste filo-russe. “Le forze armate ucraine hanno brutalmente violato il regime di cessate il fuoco, utilizzando armi pesanti, che, secondo gli accordi di Minsk dovrebbero essere ritirate”.

    Ore 7,00 – Usa: “Altri 7mila soldati russi al confine” – Secondo gli Stati Uniti la Russia non solo non ha ritirato i propri soldati dal confine ucraino, ma ne avrebbe aggiunti “altri 7mila”. È quanto riferiscono fonti della Casa Bianca.

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