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    La Corte Suprema ha deciso che il travel ban di Trump entrerà pienamente in vigore

    Proteste contro il travel ban di Donald Trump. Credit: JIM WATSON

    I procedimenti legali per bloccare la misura proseguiranno nelle giurisdizioni inferiori

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 5 Dic. 2017 alle 08:29 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:30

    La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso lunedì 4 dicembre che il travel ban di Trump, che prevede limiti di accesso negli Usa per i viaggiatori provenienti da sei paesi a maggioranza musulmana (Ciad, Iran, Libia, Somalia, Siria e Yemen), avrà piena efficacia, mentre i procedimenti legali contro la misura proseguiranno nelle giurisdizioni inferiori.

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    La decisione della Corte Suprema concerne la terza versione del provvedimento che il presidente ha adottato da quando ha assunto l’incarico, come riporta il network britannico Bbc.

    Sette dei nove giudici della Corte, hanno votato infatti in favore della richiesta dell’amministrazione Trump di annullare due ordinanze restrittive imposte dalle corti di grado inferiore, che avevano parzialmente bloccato il provvedimento.

    Questo vuol dire che il provvedimento entrerà in vigore per i cittadini di Ciad, Iran, Libia, Somalia, Siria e Yemen che provano a entrare negli Stati Uniti. Il presidente Trump sostiene che il travel ban abbia l’obiettivo di proteggere gli Usa dal terrorismo islamico.

    A opporsi alla decisione sono stati i giudici Ruth Bader Ginsburg e Sonia Sotomayor, che hanno chiesto che l’ordine esecutivo di Trump restasse bloccato.

    Gli organi giudiziari federali di San Francisco in California e Richmond in Virginia ascolteranno questa settimana le motivazioni della decisione. Il caso finirà probabilmente per essere nuovamente sottoposto alla Corte Suprema.

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