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    La Corea del Nord minaccia di entrare in guerra contro Seul

    Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha dichiarato che il proprio esercito è pronto a un conflitto armato contro la Corea del Sud

    Di TPI
    Pubblicato il 21 Ago. 2015 alle 11:53 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:20

    Il leader della Corea del Nord Kim Jong-un ha annunciato che il proprio esercito è pronto a entrare in guerra contro la Corea del Sud. L’annuncio è stato diffuso dopo una riunione straordinaria con le più alte cariche dell’esercito, convocata la notte di giovedì 20 agosto.

    La decisione di entrare in uno stato di “semi-guerra”, come definito dall’agenzia di stampa nazionale Kcna, è giunta dopo uno scambio di colpi d’arma da fuoco al confine tra i due Paesi. Il 20 agosto un razzo lanciato dalla Corea del Nord ha colpito una postazione militare nella città di Yeoncheon, nella Corea del Sud. L’esercito di Seul ha risposto all’attacco sparando dei colpi di artiglieria. 

    Il leader nordcoreano ha dato al governo di Seul un ultimatum di 48 ore, dichiarando di essere pronto a entrare in guerra se la Corea del Sud non spegnerà gli altoparlanti installati al confine entro le ore 17 del 22 agosto.

    Gli altoparlanti – parte di una strategia militare di guerra psicologica – trasmettono messaggi propagandistici contro le truppe militari nemiche. Nel 2004, con un accordo bilaterale, i due Paesi avevano deciso di interrompere le trasmissioni di propaganda al confine.

    Il 10 agosto tuttavia la Corea del Sud ha riattivato gli altoparlanti, in seguito all’esplosione di una mina nordcoreana che ha ferito due militari sudcoreani. L’incidente è avvenuto nella cosiddetta area demilitarizzata,  una striscia di terra larga quattro chilometri che separa i due Paesi e che fu creata alla fine della guerra tra le due Coree (1950-1953). Alcuni giorni dopo, anche la Corea del Nord ha ripreso a utilizzare gli altoparlanti.

    Il ministro dell’Interno della Corea del Sud ha annunciato che le trasmissioni non saranno interrotte. Il ministero dell’Unificazione – il dipartimento del governo di Seul che lavora per la riunificazione dei due Paesi – ha inoltre posto delle limitazioni agli spostamenti in alcune aree vicino al confine.

    Fin dalla fine della guerra, nel 1953, i rapporti tra i due Paesi sono rimasti molto complicati. Le due Coree ufficialmente sono ancora in guerra, perché il conflitto armato si è risolto con un armistizio e non con un trattato di pace.

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