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    Coppia adotta un orfano e lo uccide per riscuotere la polizza assicurativa

    Arti Dhir e Kaval Raijada
    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 18 Ott. 2019 alle 07:55

    Coppia adotta un orfano e lo uccide per riscuotere la polizza assicurativa

    La storia ha dell’incredibile e arriva dal Regno Unito, dove una coppia ha adottato un orfano indiano di 11 anni per intascare una polizza assicurativa sulla sua vita in caso di decesso. A progettare il piano malefico Arti Dhir e Kaval Raijada entrambi di una cittadina alle porte di Londra, 55 anni lei, 30 lui.

    I due negano di aver progettato la morte del ragazzino, Gopal Sejani, di 11 anni, ma le autorità indiane hanno chiesto che la coppia venga estradata per subire il processo in India. Secondo l’accusa i due avrebbero pianificato di adottare un bambino in India, intestando prima a suo nome una polizza sulla vita del bambino che sarebbe fruttata ben 150mila sterline in caso di morte del piccolo.

    La vicenda risale al 2015, quando Arti Dhir e Kaval Raijada si era recata nella città indiana del Gurat Keshod per procedere all’adozione di un bambino orfano. La coppia aveva addirittura pubblicato un annuncio su un quotidiano locale in cui si leggeva che i due erano intenzionati a portare il piccolo a Londra con loro.

    Dopo qualche tempo, la coppia arrivò a conoscere Gopal Sejani, 11 anni, orfano che viveva in casa della sorella. Questa ha sperato per il fratellino una vita migliore e così ha acconsentito all’adozione.

    Quello che la donna non sapeva è che Arti Dhir e Kaval Raijada avevano stipulato una polizza assicurativa sulla testa del fratello: con 15mila sterline si assicuravano un incasso di 150mila in caso Gopal fosse morto. L’8 febbraio del 2017 il bambino si trovava insieme allo zio: i due subiscono una violenta aggressione, lo zio prova a proteggere il piccolo, ma non riesce a fermare la furia di quei due che glielo strappano via dalle mani e lo pugnalano, come pugnalano anche lui.

    Zio e nipote, nonostante la corsa in ospedale, non ce l’hanno fatta. Ma quell’aggressione fu solo l’ultima, perché, secondo quanto riferiscono le autorità locali, il bambino era già stato vittima di due tentati omicidi. La polizia è riuscita a individuare un sospetto: l’uomo ha riferito di essere amico di Arti Dhir e Kaval Raijada. Lui è uno dei quattro arrestati in India per il presunto coinvolgimento nella morte del piccolo.

    La coppia intanto è stata arrestata nel 2017 nel Regno Unito, ma nel luglio del 2019 il tribunale di Westminster ha rifiutato la loro estradizione per motivi umanitari.

    La Giudice distrettuale senior Emma Arbuthnot ha stabilito che l’estradizione sarebbe stata contraria ai diritti umani della coppia ai sensi della legge britannica poiché la pena per doppio omicidio in Gujarat è la prigione senza libertà vigilata.

    Tuttavia, ha anche affermato che c’erano prove sufficienti per giustificare la loro estradizione in quanto vi era un “caso prima facie circostanziato in cui la signora Dhir e il signor Raijada agivano insieme e con altri hanno commesso i reati”.

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