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    Crisi energetica, oggi il Consiglio europeo. Ma i leader Ue litigano ancora sul tetto al prezzo del gas

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 20 Ott. 2022 alle 07:52

    Inizia oggi il Consiglio europeo della verità su gas ed energia. I capi di stato e di governo dei 27 Paesi membri, infatti, si riuniscono a Bruxelles per trattare – una volta per tutte – la questione del tetto al prezzo del gas e di tutte le altre misure necessarie ad arginare la crisi energetica.

    Un’anticipazione su quello che accadrà l’ha offerta ieri mattina la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen parlando alla plenaria dell’Europarlamento. La numero uno dell’esecutivo Ue ha presentato i contorni della proposta che la Commissione porterà domani ai leader europei che potranno approvarla, respingerla o modificarla in parte. Tutto, però, entro e non oltre il 21 ottobre.

    Il premier ungherese Viktor Orbàn, via social, preannuncia una discussione lunga, specialmente sull’acquisto congiunto di gas naturale, uno dei pochi punti sui quali le capitali sembrano essere più allineate. Il punto più controverso resta il tetto, pur dinamico e temporaneo, al prezzo del gas; non meno ostico il nodo del modo in cui finanziare una risposta europea alla crisi energetica, evitando il ‘ciascuno per sé’ che prevale oggi.

    Una minoranza di Paesi, che comprende però la Germania, continua ad opporsi ad ogni misura che limiti i prezzi, nel timore che possa portare alla penuria di materia prima. Oltre a Berlino, sono scettici gli olandesi, e anche gli austriaci, gli ungheresi e anche gli irlandesi, i quali non vogliono mettere a rischio le importazioni di gas dalla Norvegia.

    Sedici Paesi, tra cui l’Italia, spingono per un ‘wording’ delle conclusioni più assertivo sul tetto al prezzo del gas: l’attuale formulazione è che il Consiglio Europeo, le cui conclusioni orientano la politica dell’Ue, ha concordato di “esaminare un tetto temporaneo e dinamico ai prezzi del gas naturale, per limitare i corsi finché non sarà in vigore” il nuovo benchmark che dovrebbe essere “complementare” al Ttf, l’attuale parametro di riferimento in Europa per il prezzo del metano.

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