Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha adottato una risoluzione per il processo di pace in Siria

    La risoluzione approvata all'unanimità. Il testo non fa alcun riferimento sul futuro di Bashar al-Assad

    Di Giulio Gambino
    Pubblicato il 19 Dic. 2015 alle 17:16 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:46

    Venerdì 18 dicembre, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità una bozza di risoluzione sul percorso da seguire in Siria per la transizione politica e la lotta all’Isis. Nella risoluzione non è stato incluso alcun riferimento sul futuro di Bashar al-Assad. 

    Dopo cinque anni di guerra civile, che ha causato la morte di oltre 250mila persone e oltre 4mila di rifugiati, la risoluzione segna una pietra militare nel processo verso la pacificazione del Paese e della regione.  

    Secondo la risoluzione, i negoziati dovrebbero iniziare a gennaio ed essere immediatamente seguiti da un cessate il fuoco  da entrambe le parti. Saranno poi i cittadini siriani a decidere sul futuro della Siria.

    Sebbene tra gli Stati Uniti e la Russia “rimangano nette differenze sul futuro del regime di Bashar al-Assad”, come ha dichiarato il segretario di Stato americano John Kerry, le due potenze hanno trovato un accordo sul testo della risoluzione.

    Il ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni ha infatti parlato di uno “straordinario sforzo diplomatico da parte degli Stati Uniti e della Russia”.

    Assad avrebbe perso la capacità di unire il Paese, ha affermato John Kerry. L’instabilità provocata dalla guerra civile ha permesso all’Isis di conquistare molte parti del territorio siriano. 

    Per il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov “si tratta di una chiara risposta che cerca di imporre una soluzione dall’estero sulla Siria su qualunque questione, anche per ciò che riguarda il suo presidente”. 

    Laurent Fabius, il ministro degli esteri francese, ha dichiarato che i negoziati fra il regime e l’opposizione avrebbero successo, solo se vi fossero delle “garanzie sulle dimissioni” di Assad. 

    Per il ministro degli esteri inglesi, invece, Philip Hammond sarebbe “un passo importante” verso la fine della guerra civile, ma “per questo processo è necessario la fine del potere di Bashar al-Assad, non solo per motivi morali ma anche per le distruzioni che ha provocato sul suo stesso popolo”, ma Assad potrebbe rimanere in carica solo temporaneamente come parte della transizione amministrativa ma non per ricoprire una carica governativa di lungo termine. 

    Con questa bozza di risoluzione “il Consiglio di sicurezza vuole dare un chiaro messaggio per mettere fine agli scontri in Siria”, ha detto John Kerry. 

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version