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    Condanna pacifica

    La leader del narcotraffico messicano Sandra Avila Beltràn tornerà a casa tra una settimana

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 26 Lug. 2013 alle 16:51 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:24

    Sandra Avila Beltran, conosciuta per essere una delle prime donne a capo di un commercio internazionale di droga, sarà libera la prossima settimana dopo 70 mesi di carcere scontati tra il Messico e gli Stati Uniti.

    Anche se solo ieri un tribunale americano l’ha condannata a 5 anni e 10 mesi di prigione, il patteggiamento operato dai suoi avvocati fa si che la sentenza risulti retroattiva, e che il periodo previsto venga calcolato a partire dal suo ultimo arresto, avvenuto in Messico nel 2007.

    Sandra ha una storia nel traffico di droga tra America Latina e Stati Uniti degna del soprannome che le è stato affibiato: “La Regina del Pacifico”.

    E’ nata nel 1960 a Baja California, in Messico, nella famiglia di Rafael Caro Quinterno, ex leader di un clan che negli anni Ottanta portava mariujana e cocaina dal Messico agli Stati Uniti. Si è sposata per due volte con ex poliziotti diventati narcotrafficanti e poi morti assassinati, tra cui Juan Diego Espinoza Ramírez, ovvero “La Tigre”, nota figura del Cartello Colombiano “Norte del Valle“.

    Il ritrovamento, nel 2001, di nove tonnellate di cocaina su una nave attraccata nel porto messicano di Colima portò la polizia sulle sue tracce, poichè il marito Ramirez era coinvolto nella partita di droga.

    Nel 2007, Beltran è stata arrestata a città del Messico con l’accusa di riciclaggio di denaro e cospirazione per traffico di stupefacenti e poi estradata negli Stati Uniti nel 2012.

    In tutti questi anni Sandra si è sempre dichiarata innocente, spacciandosi per semplice commerciante di vestiti dedita ai lavori domestici.

    Secondo le aurorità messicane gli affari domestici riguardavano piuttosto la costruzione del cartello di droga Sinaloa, definito dall’intelligence statunitense come “il gruppo criminale più potente del Messico”, responsabile di aver importato e distribuito negli Stati Uniti quasi 200 tonnellate di cocaina e grandi quantità di eroina tra il 1990 e il 2008. 

    La sentenza di ieri del tribunale americano la incolpa di aver aiutato Diego Ramirez a evadere la giustizia.

    Ma il suo ultimo arresto risale al 28 settembre del 2007, e risulta così che la Beltran abbia già trascorso i cinque anni e 10 mesi in carcere previsti, che le lasciano da scontare solo un’altra settimana.

    Il prossimo week end, dunque, poco dopo la sua ultima condanna, la Regina del Pacifico potrà tornare a casa

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