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    Negli Stati Uniti non è stata eseguita una condanna a morte perché il boia non trovava la vena del detenuto

    Il carcere di Lucasville,Ohio. credit: AFP PHOTO/CAROLINE GROUSSAIN

    È la terza volta che un episodio del genere accade nella storia degli Stati Uniti. Le autorità dell’Ohio, dove il condannato è recluso, hanno comunque deciso che ci riproveranno in una data ancora da fissare

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 16 Nov. 2017 alle 13:06 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:31
    Dopo circa 30 minuti spesi a cercare una vena in cui iniettare il mix letale, le autorità della prigione di Lucasville, nell’Ohio, incaricate di eseguire la condanna capitale per Alva Campbell, 69 anni, si sono arrese e hanno sospeso l’esecuzione. 

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    È la terza volta che un episodio del genere accade nella storia degli Stati Uniti. Le autorità dell’Ohio, dove il condannato è recluso, hanno comunque deciso che ci riproveranno in una data ancora da fissare.

    Alva Campbell, 69 anni, è rinchiuso nel carcere di massima sicurezza per aver sparato e ucciso un diciottenne durante il furto di un’automobile. Era il 1997 e Campbell era in fuga dopo essere evaso dal carcere in cui aveva già passato 20 anni per un altro omicidio.

    L’uomo infatti, rilasciato in libertà vigilata, era stato arrestato per rapina, ma ha approfittato di un’udienza per fuggire. È stato durante la fuga che ha preso in ostaggio e ucciso a colpi d’arma da fuoco Charles Dials.

    Campbell soffre, secondo i suoi avvocati, di una grave insufficienza polmonare. Ha una sacca per la colostomia, non può muoversi senza un deambulatore ed avrebbe anche un cancro ai polmoni. Nonostante gli inviti alla clemenza, il governatore dell’Ohio, il repubblicano John Kasich, aveva confermato l’esecuzione. 

    Secondo il Columbus Dispatch, un giornale locale, gli agenti hanno tentato di infilare una cannula per due volte nel braccio desto di Campbell e, visto il fallimento, hanno provato nella gamba destra, appena sotto il ginocchio. Ma non ci sono riusciti. 

    ”I tentativi sono falliti. Sarà fissata una nuova data per l’esecuzione”, ha detto JoEllen Smith, portavoce dei servizi penitenziari dello Stato dell’Ohio.
    Secondo le autorità carcerarie, fino a 90 minuti prima dell’ora fissata per l’esecuzione non c’era alcun problema con le vene del condannato.
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