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    Cina e Vaticano hanno firmato uno storico accordo per la nomina dei vescovi

    Una Madonna col bambino in versione cinese in una chiesa della provincia di Henan. Credit: AFP PHOTO / PAK YIU

    Pechino non ha rapporti diplomatici con la Santa Sede dal 1951

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 22 Set. 2018 alle 13:10 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:51

    Il Vaticano e la Repubblica popolare cinese hanno siglato un accordo provvisorio sulla nomina dei vescovi in Cina.

    L’intesa è stata firmata sabato 22 settembre 2018 a Pechino, in una riunione tra monsignor Antoine Camilleri, sottosegretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati, e Wang Chao, viceministro degli Esteri della Repubblica popolare, rispettivamente capi delle delegazioni vaticana e cinese.

    Si tratta di una svolta storica. Vaticano e Cina non hanno rapporti diplomatici dal 1951, quando la Santa Sede riconobbe lo Stato di Taiwan.

    Il governo di Pechino non riconosce il Papa come guida spirituale e capo della Chiesa cattolica.

    La firma è stata annunciata con una nota diffusa dalla Santa Sede.

    L’accordo, si legge nel comunicato, è “frutto di un graduale e reciproco avvicinamento, dopo un lungo percorso di ponderata trattativa”.

    Si spiega anche che l’intesa “prevede valutazioni periodiche circa la sua attuazione”.

    “Questa non è la fine di un processo, è l’inizio”, ha sottolineato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, lo statunitense Greg Burke.

    “Si è trattato di dialogo, ascolto paziente da entrambe le parti anche quando le persone provengono da punti di vista molto diversi”, ha aggiunto Burke. “L’obiettivo dell’accordo non è politico ma pastorale, permettendo ai fedeli di avere vescovi che sono in comunione con Roma ma allo stesso tempo riconosciuti dalle autorità cinesi”.

    Nella nota diffusa dal Vaticano si evidenzia che la nomina dei vescovi riguarda una “questione di grande rilievo per la vita della Chiesa e crea le condizioni per una più ampia collaborazione a livello bilaterale”.

    “È auspicio condiviso che tale intesa favorisca un fecondo e lungimirante percorso di dialogo istituzionale e contribuisca positivamente alla vita della Chiesa cattolica in Cina, al bene del Popolo cinese e alla pace nel mondo”, si legge ancora nel comunicato.

    In Cina si stima vivano circa 10 milioni di fedeli cattolici: l’unica istituzione cattolica riconosciuta è l’Associazione patriottica cattolica cinese.

    Nell’accordo provvisorio, il Vaticano e la Repubblica popolare hanno concordato, per la nomina dei vescovi, da un lato che l’Associazione patriottica sia coinvolta nella designazione dei candidati, e dall’altro che la decisione finale spetti comunque al Papa.

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