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    Indipendenza Taiwan, la Cina avverte gli Usa: “Gravi ripercussioni sulle relazioni bilaterali”

    Di Almerico Bartoli
    Pubblicato il 7 Apr. 2022 alle 15:37

    I militari cinesi intraprenderanno misure efficaci per sopprimere “ogni ingerenza esterna nel tentativo di far raggiungere l’indipendenza” alla Repubblica di Cina, nota anche come Taiwan. Lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero della Difesa cinese Tang Kefei. La dichiarazione serve da monito agli Stati Uniti d’America, dopo l’annuncio arrivato in giornata sulla visita a Taiwan della speaker della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi, prevista per il 10 aprile. Secondo quanto riporta Reuters, la Cina ha detto che la visita avrà “gravi ripercussioni” sulle relazioni tra i due Paesi. La Cina ritiene che la nazione democratica di Taiwan sia parte integrante del territorio cinese ed è fonte di attriti costanti tra Pechino e Washington, dato il forte sostegno politico e militare degli Stati Uniti all’isola.

    Il portavoce del ministero degli Esteri cinesi Zhao Lijan ha fatto eco alle dichiarazioni di Kefei, facendo sapere oggi ai giornalisti che “se gli Stati Uniti insisteranno nel fare a modo loro, la Cina intraprenderà forti misure per difendere la propria sovranità e integrità territoriale. Ogni possibile conseguenza derivante da questa situazione sarà completamente responsabilità degli Stati Uniti,” ha aggiunto senza fornire ulteriori dettagli.

    A Taipei, la portavoce del ministero degli Esteri Joanne Ou si è limitata ad affermare che invitare i funzionari e dignitari americani è sempre stata una “parte importante” del lavoro del ministero, e che annuncerà qualunque visita ufficiale al momento opportuno. Domenica 10 aprile si celebra il 43mo anniversario dalla firma della legge sulle relazioni con Taiwan approvata dal Congresso americano, in assenza di relazioni diplomatiche formali per via dell’opposizione della Repubblica Popolare Cinese. Oltre a non riconoscere lo status di repubblica semipresidenziale dell’isola, la Cina vieta l’uso del nome indipendente, facendo riferimento a essa come “provincia separatista di Taiwan” o “Taipei cinese”.

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