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    Cina, ecco chi sono i nuovi uomini chiave per il secondo mandato di Xi

    Il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, Credit: Afp

    L'Assemblea Nazionale del Popolo ha nominato Liu He vicepremier con delega all'economia e Yi Gang governatore della banca centrale

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 19 Mar. 2018 alle 12:16 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:55

    In Cina il congresso annuale dell’Assemblea Nazionale del Popolo ha approvato la nomina di due figure chiave per l’economia del paese.

    Liu He, economista molto vicino al presidente della Repubblica Popolare Xi Jinping, è stato investito della carica di vicepremier con delega alle politiche economiche e finanziarie, mentre Yi Gang, già vicegovernatore della Banca Popolare di Cina, è stato promosso al ruolo di governatore.

    Le due nomine arrivano mentre Xi Jinping si avvia a iniziare il suo secondo mandato come presidente, accentrando su di sé sempre più potere.

    Lo scorso 11 marzo 2018, infatti, l’Assemblea Nazionale del Popolo ha approvato l’eliminazione dalla Costituzione del limite del doppio mandato per il presidente della Repubblica Popolare Cinese, una riforma che permetterà all’attuale capo dello stato Xi Jinping di rimanere presidente a vita.

    Liu He, 66 anni, finora è stato uno dei consiglieri chiave del presidente Xi Jinping, che conosce dall’adolescenza.

    Al World Economic Forum di quest’anno, a Davos, in Svizzera, il suo profilo si è definitivamente imposto sul palcoscenico mondiale.

    Nel suo discorso Liu ha ribadito l’impegno della Cina per la globalizzazione economica e i suoi sforzi per promuovere la crescita globale.

    Conosciuto anche con il soprannome di “Uncle He”, è stato definito il cervello del cambiamento della Cina nella politica economica, che ha visto concentrarsi su una crescita più lenta ma più sostenibile, basata sul consumo piuttosto che sugli investimenti e su esportazioni alimentate dal debito pubblico.

    Come vicepremier ci si aspetta da lui una politica economica orientata a ridurre il debito e all’apertura dei mercati finanziari.

    Secondo gli analisti, la sua attenzione è concentrata su tre punti: risolvere i principali rischi nell’economia, contrasto senza precedenti alla povertà, lotta all’inquinamento.

    La sua nomina arriva mentre gli Stati Uniti fanno pressing su Pechino affinché tagli il suo surplus commerciale di 100 miliardi di dollari.

    Liu, che ha studiato ad Harvard, è stato l’inviato cinese più importante a visitare Washington di recente per prevenire lo scoppio di una guerra commerciale.

    Gli altri tre vice premier con cui lavorerà sono Han Zheng, Sun Chunlan e Hu Chunhua.

    Se la nomina di Liu He era considerata dagli analisti come scontata, più inaspettata è stata quella che ha visto Yi Gang salire alla guida della Banca Popolare di Cina (Pboc), la banca centrale cinese.

    Entrato nella Pboc una ventina d’anni fa, ne è diventato vice-governatore nel 2008. Gang, 60 anni, è considerato molto vicino al capo uscente dell’istituto centrale, Zhou Xiaochuan.

    La sua nomina è vista dagli analisti come un indicatore di continuità nella politica monetaria cinese, anche se la Pboc sta acquisendo considerevoli nuovi poteri di regolamentazione.

    La Banca Popolare di Cina sta diventando uno degli organismi più importanti del paese, ma, a differenza di quanto avviene negli Stati Uniti e nella maggioranza dell’Occidente, la banca centrale cinese non opera in modo indipendente dal governo: Yi Gang dovrà riferire, dunque, al presidente Xi Jinping.

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