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    Cina, focolaio di Covid nella città di Xi’an: 13 milioni di abitanti in lockdown

    Credit: Ansa photo
    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 23 Dic. 2021 alle 09:16

    In Cina, 13 milioni di persone sono in lockdown. Sono gli abitanti di Xi’an, la città che ospita l’esercito di terracotta e capoluogo della provincia di Shaanxi, nella Cina centrale. La misura arriva a poche settimane dalle Olimpiadi invernali di Pechino – che si trova a circa mille chilometri a ovest – a causa di un focolaio di covid. A Xi’an i nuovi casi registrati sono 52, per un totale di 143, per questo motivo la metropoli cinese ha iniziato a testare tutti i suoi 13 milioni di abitanti. Non è stato specificato se si trattasse di Omicron. Per ora la Cina ha registrato sette casi con la nuova variante: quattro a Guangzhou, due a Changsha e un altro a Tianjin.

    “Si può uscire una sola persona alla volta ogni due giorni per acquistare beni di prima necessità”, hanno fatto sapere le autorità su Weibo (l’equivalente di Facebook e Twitter cinese). Inoltre, i residenti “non possono lasciare la città se non necessario”. Chiuse le stazioni degli autobus a lunga percorrenza e posti di blocco sulle autostrade fuori la città. Tutte le attività nei parchi sospese, così come è chiuso il museo che ospita l’esercito di terracotta, il mausoleo del primo imperatore cinese Qin, di oltre 2000 anni fa.
    “Non stiamo ricevendo nuovi ospiti e nessun ospite può lasciare l’hotel. Siamo tenuti a fare un test una volta ogni due giorni, anche ai clienti” lo ha detto un’addetta alla reception dell’Hanting Hotel di Xi’an, come ha riportato l’Associated Press.

    In Cina sono scoppiati nuovi focolai di covid 19 in diverse città nella provincia orientale di Zhejiang vicino Shanghai, ma le misure adottate sono state più ristrette. Quelle a Xi’an, invece, sono tra le più dure da quando nel 2020 è stato imposto il lockdown per 11 milioni di persone a Wuhan, dove nel 2019 è stato rilevato per la prima volta il virus. La Cina segue la strategia “zero Covid” perciò cerca di limitare il più possibile i nuovi casi. Lo scopo infatti è quello di azzerarli completamente e per fare questo sono necessari lockdown anche per pochi contagi oppure la chiusura delle frontiere.

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