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    Chi distruggerà l’arsenale di Assad

    Saranno gli Stati Uniti a neutralizzare le armi più letali dell'arsenale chimico siriano

    Di Emanuele Rossi
    Pubblicato il 3 Dic. 2013 alle 13:11 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:45

    Ahmet Üzümcü, presidente dell’Opac – l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche – venerdì 29 novembre ha annunciato che gli Stati Uniti si sono offerti di contribuire all’operazione di eliminazione dell’arsenale chimico siriano, rendendo inoffensive le armi più letali “con la propria tecnologia di distruzione”, e a bordo di una loro imbarcazione.

    Secondo “Associated Press” la nave americana sarà la Usns “Cape Ray”. Dovrebbe stazionare nel Mediterraneo, fuori dalle acque continentali siriane, e ricevere tutto il materiale collezionato e trasportato da diverse parti della Siria nel porto di Latakia, il più grande del Paese. Secondo i piani l’operazione dovrà essere completata entro il 31 dicembre 2013.

    La “Cape Ray” è una nave da trasporto di 197 metri, che verrà allestita per l’occasione per ospitare al suo interno due “Field Deployable Hydrolysis Systems” (sistemi da campo per l’idrolisi), sviluppati dal Pentagono e composti da un reattore al titanio che permette la scissione molecolare dei composti chimici, attraverso acqua ad alte temperature.

    Gli Stati Uniti sostituiranno la Norvegia e l’Albania – di cui si era parlato nelle ultime settimane – che si sono rifiutate di procedere allo smaltimento dei composti sul proprio territorio.

    Per quanto riguarda il resto dell’arsenale chimico di Assad, alcuni dei materiali meno offensivi e considerati “meno prioritari”, destinati all’uso industriale, saranno distrutti da società private, che hanno presentato offerte adesso al vaglio dell’Organizzazione. Il costo dell’operazione si aggira intorno ai 50 milioni di euro. Ahmet Üzümcü ha lanciato un appello ai Paesi membri dell’Opac perchè finanzino il fondo speciale istituito per il piano di distruzione.

    L’obiettivo è quello di rimuovere tutto il materiale dal territorio siriano entro il 5 febbraio del 2014 e di distruggerlo entro metà dello stesso anno.

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