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    Francia, il giornale satirico Charlie Hebdo ripubblica le vignette su Maometto: “Non ci arrenderemo mai”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 1 Set. 2020 alle 15:29

    Charlie Hebdo ripubblica le vignette su Maometto: “Non ci arrenderemo mai”

    In concomitanza con l’inizio del processo per l’attentato del 7 gennaio 2015 alla sede di Charlie Hebdo, il giornale satirico francese ha deciso di ripubblicare alcune delle vignette su Maometto, che avevano scatenato proprio la furia omicida dei jihadisti. L’inizio del dibattimento è previsto per mercoledì 2 settembre e vede imputate 14 persone (tre in realtà sono ancora ricercate), tutte accusate di aver aiutato gli autori dell’attentato alla redazione, in cui morirono 12 persone, tra cui il direttore del giornale Stéphane Charbonnier, in arte Charb, e alcuni noti vignettisti quali Wolinski, Cabu, Charb e Tignous.

    Da qui la scelta di dedicare il numero in uscita mercoledì 2 settembre, ma già disponibile online, alle vittime dell’attacco. “Tout ça pour ça” (Tutto questo per questo) titola infatti l’edizione speciale di Charlie Hebdo in cui vengono mostrate le caricature su Maometto che avevano scatenato prima le proteste e le intimidazioni e successivamente gli attacchi terroristici. Si tratta di 12 vignette, pubblicate prima dal giornale danese Jyllands-Posten e poi da quello francese, riproposte per dimostrare che, così come affermato dal direttore del giornale, fumettista e disegnatore francese Ris, “Non chineremo mai la testa, non rinunceremo ma”. Oltre alle vignette già pubblicate in passato, in copertina c’è anche una caricatura sempre di Maometto realizzata da Cabu, uno dei fumettisti morti nell’attentato.

    “Dal 2015 in poi spesso ci hanno chiesto di pubblicare altre caricature. Ci siamo sempre rifiutati di farlo. Non perché fosse proibito, la legge lo consente, ma perché volevamo una buona ragione per farlo, una ragione che avesse un senso e che portasse qualcosa in più al dibattito pubblico. Ripubblicare quelle caricature nella settimana dell’avvio del processo è secondo noi indispensabile” ha spiegato la redazione in una nota.

    Leggi anche: Vi racconto la guerriglia satirica di Charlie Hebdo e dei suoi vignettisti apostoli di libertà

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