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    Carovana di migranti, Trump invia 5.200 militari al confine: “Costruiremo una città di tendopoli”

    Credit: AFP

    Il presidente continua ad accusare i membri del partito Democratico di star usando i migranti per danneggiare i Repubblicani in vista delle elezioni di metà mandato

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 30 Ott. 2018 alle 07:27 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:49

    Gli Stati Uniti hanno deciso di inviare 5.200 soldati al confine con il Messico per fermare la carovana di migranti provenienti dall’Honduras che si trovano attualmente in Messico.

    L’operazione, secondo quanto spiegato dal generale Terrence O’Shaughnessy, prende il nome di Faithful Patriot e prevede l’invio di truppe in Texas, Arizona e California.

    O’Shaughnessy ha anche spiegato che saranno utilizzati elicotteri, barriere e filo spinato per aiutare gli agenti a bloccare la carovana.

    Il presidente Donald Trump aveva già detto che l'”invasione” dei migranti avrebbe trovato i militari statunitensi ad aspettarli al confine.

    La Guardia nazionale – Tra Messico e Usa si trovano già 2.100 membri della Guardia nazionale, inviati ad aprile dietro richiesta del presidente Trump.

    Il Tyacoon, in piena campagna di mid term, ha accusato i Democratici di utilizzare i migranti per guadagnare consensi e mettere in crisi la sua Amministrazione.

    Al momento, i migranti sono ancora a circa 1.600 chilometri dal confine statunitense.

    Città di tendopoli – Donald Trump ha anche annunciato la costruzione di vere e proprie “città di tendopoli” dove saranno trattenuti i migranti della carovana.

    “Costruiremo città di tendopoli, installeremo tende ovunque, costruiremo strutture, spenderemo centinaia di milioni di dollari. Qui i migranti aspetteranno l’esito delle loro richieste di asilo e se non ne avranno diritto se ne andranno”, ha detto il presidente in una intervista all’emittente Fox News.

    Una volta negli Usa – A differenza di quanto accaduto al confine con il Guatemala e il Messico, i migranti non riusciranno a entrare in massa negli Stati Uniti facendo leva sulla forza numerica.

    Ognuno di loro può presentare singolarmente domanda di asilo negli Usa se teme per la propria incolumità o consegnarsi alla polizia di frontiera e sperare di poter ottenere la cittadinanza.

    Tuttavia, riuscire a entrare negli Stati Uniti diventa sempre più difficile con le politiche imposte dall’amministrazione Trump.

    Al momento, molte persone sono costrette ad aspettare settimane alla frontiera tra Messico e Usa e in tanti raccontano di essere stati minacciati dalle autorità di frontiera.

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