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    Entrambi i candidati alla presidenza del Gabon reclamano la vittoria alle elezioni

    Il portavoce del presidente uscente Ali Bongo Ondimba ha annunciato la vittoria alle elezioni e accusato il rivale di frode nel voto

    Di TPI
    Pubblicato il 29 Ago. 2016 alle 20:18 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 08:02

    Sabato 27 agosto in Gabon si sono tenute le elezioni presidenziali. A sfidarsi sono stati Jean Ping, diplomatico di lungo corso, e Ali Bongo Ondimba, presidente uscente e appartenente alla famiglia che ha guidato il paese negli ultimi 50 anni ed entrambi reclamano la vittoria.

    Lunedì 28 agosto, Jean Ping ha invitato il presidente Ali Bongo a “riconoscere la propria sconfitta”. Dopo la pubblicazione dei numeri che davano i due candidati protagonisti di un acceso testa a testa, Ping ha invitato il candidato avversario a dimettersi: “Incoraggio Ali Bongo a sottomettersi al verdetto delle urne”.

    Bongo, dal canto suo, ha reclamato la vittoria alle elezioni e ha accusato di frode i sostenitori di Ping. La legge del Gabon vieta la pubblicazione dei dati prima dei conteggi ufficiali che sono attesi per giovedì.

    Il ministro dell’interno ha dichiarato che annunciare preventivamente la vittoria è stato un tentativo di manipolare il processo democratico.

    Una missione dell’osservatorio dell’Unione europea ha dichiarato di aver riscontrato delle irregolarità registrate durante la campagna elettorale e il giorno delle elezioni.

    Secondo la parlamentare europea Maryia Gabriel le elezioni appena conclusesi “hanno mancato di trasparenza”: sia il presidente uscente Ali Bongo che il suo rivale Jean Ping hanno rivendicato la vittoria. Sempre secondo la parlamentare “a beneficiare delle irregolarità sembra essere stato per lo più il candidato Bongo, sia per l’accesso preferenziale ai mezzi di comunicazione che per le risorse statali di cui ha usufruito”.

    Il Gabon, con una popolazione di due milioni di abitanti, è una delle nazioni africane più ricche grazie alle risorse petrolifere. Il crollo del prezzo del petrolio negli ultimi mesi ha costretto il governo a fare tagli alla spesa pubblica, rinforzando le opposizioni, che accusano il governo di Bongo di non aver fatto politiche a sostegno delle classi meno abbienti.

     

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