Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Il Canada modifica l’inno nazionale in nome della parità di genere

    La camera dei comuni canadese ha votato a favore di una legge promossa dal partito Liberale che cambia la versione inglese del testo per renderlo più inclusivo

    Di TPI
    Pubblicato il 16 Giu. 2016 alle 13:13 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:02

    La camera dei comuni canadese ha approvato una legge che, in nome della parità di genere, modifica il testo della versione in inglese dell’inno nazionale. “O Canada” è stato composto nel 1880 in francese, mentre la sua versione anglofona è stata adottata nel 1908.

    Il verso che verrà modificato è quello che recita “true patriot love in all thy sons command“, che tradotto in italiano significa “vero amore patriottico che domina in tutti i tuoi figli”.

    Il deputato del partito Liberale Mauril Belanger, colpito dal morbo di Lou Gerich e costretto su una sedia a rotelle, ha proposto di eliminare il termine sons, figli, trasformando il verso in “true patriot love in all of us command“, cioè “vero amore partiottico che domina in tutti noi”.

    In inglese il pronome noi, al contrario della parola figli, è rivolto a tutti i cittadini a prescindere dal genere ed è quindi ritenuto più inclusivo.

    Dopo il voto, tutti i deputati presenti in aula hanno applaudito Belanger che, a causa della sua malattia incurabile, rischia di non vedere entrare in vigore la legge, una volta approvata definitivamente dal senato, fatto considerato puramente una formalità.

    Anche in passato, il parlamento aveva provato a cambiare il testo sulle stesse basi. Nel 2010, il governo aveva proposto un ritorno al testo originale, ma aveva poi rinunciato alla modifica in quanto i canadesi si erano dichiarati a grande maggioranza contrari in un sondaggio.

    La determinazione del primo ministro canadese Justin Trudeau sulla parità di genere ha permesso questa volta di arrivare alla storica svolta.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version