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    Cacao, prezzo aggiuntivo sulla merce per combattere la povertà

    Di Stefano Mentana
    Pubblicato il 16 Set. 2019 alle 19:39 Aggiornato il 23 Feb. 2023 alle 16:47

    Costa d’Avorio e Ghana, i maggiori esportatori mondiali di cacao, hanno concordato di vendere il cacao con un prezzo aggiuntivo di 400 dollari a tonnellata rispetto al prezzo. Lo schema mira a lavorare con i produttori di cioccolata di tutto il mondo per assicurarsi che gli agricoltori non vivano in povertà.

    La Costa d’Avorio e il Ghana producono circa due terzi delle fave di cacao del mondo, ma il prezzo instabile del raccolto spesso implica che i coltivatori, molti dei quali sono piccoli agricoltori, devono accettare prezzi bassi. L’accordo per imporre quella che viene definita una somma differenziale di reddito dovrebbe entrarein vigore dal prossimo anno.

    Il produttore di cioccolato francese Cemoi ha confermato che acquisterà cacao dalla Costa d’Avorio e pagherà 400 dollari in più alla tonnellata, e secondo i media altre realtà di portata globale deel settore, come Sucden, Barry Callebaut, Cargill e Olam avrebbero fatto accordi simili.

    I commercianti hanno avvertito che il sistema potrebbe ritorcersi contro se dovesse incoraggiare un surplus di colture, il che ridurrebbe i prezzi.

    L’accordo è l’ultimo di una serie di tentativi per combattere la povertà tra i coltivatori di cacao africani. Il prezzo del cacao scambiato in Europa ha toccato un massimo di un anno lo scorso luglio, poiché i mercati hanno anticipato l’accordo sui prezzi da parte dei produttori dell’Africa occidentale.

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