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    Burka Avenger

    L’eroina pakistana che sfida i talebani a colpi di libri e matite

    Di Claudia Morini
    Pubblicato il 26 Lug. 2013 alle 11:46 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:56

    Dal Pakistan arrivano notizie di eroine. Perché le privazioni e la violenza non raggiungono i loro scopi, ma fomentano la forza e il coraggio di chi intende lottare.

    Così contro l’oppressione degli estremisti islamici si scagliano le parole della giovane Malala Yousafzai, e ora anche le ‘armi’ – penne e libri – di Burka Avenger, eroina dei cartoons

    L’eroina, il cui vero nome è Jiya, nasconde la sua identità dietro un burka nero, che viene così simbolicamente ad assumere un significato di lotta, benché inscritto nella tradizione culturale.

    Ad Halwapur, cittadina immaginaria fra le splendide vette pakistane, combatte il male incarnato nelle figure degli arcinemici dell’istruzione. Vadero Pajero, simbolo della corruzione della società, con il collo sempre adornato da un medaglione d’oro a forma di dollaro, e Baba Bandook, un mago cattivo che con la sua lunga barba tanto somiglia a un talebano.

    Jiya combatte con maestria usando l’arte marziale del Takht Kabaddi, scagliando penne e libri contro i malefattori.

    La voce di Burka Avenger è quella della pop star pakistana Haroon, che in lingua urdu trasmette messaggi di positività, ricordando, assieme al coro, di “non causare problemi alla ragazza in nero quando è all’attacco”.

    Ogni puntata sarà incentrata su una morale, veicolata, episodio dopo episodio, attraverso disegni divertenti e avventura allo stato puro. In onda, dal prossimo agosto, su Geo Tv, uno dei principali canali pakistani.

    Ricordandoci che “le ragazze di oggi saranno le mamme di domani”, come dice Ashu, un piccolo personaggio di questa storia, la lotta per l’istruzione è fondamentale. E, se veicolata in modo semplice e ai più piccoli, ancora più efficace.

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