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    Brexit, i 27 paesi Ue danno il via libera all’accordo di divorzio con Londra. May chiede unità alla nazione

    Theresa May con Jean Claude Juncker il 24 novembre 2018. Credit: EMMANUEL DUNAND

    I 27 leader Ue firmano l'accordo raggiunto con Londra e approvano una dichiarazione delineando le future relazioni del Regno Unito con Bruxelles

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 25 Nov. 2018 alle 10:44 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:31

    I 27 paesi Ue hanno approvato l’Accordo di Ritiro e la Dichiarazione Politica sulle future relazioni tra Londra e Bruxelles. Lo  ha reso noto il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, in un tweet.

    Oggi a Bruxelles si tiene il vertice straordinario sulla Brexit, che sancisce il primo divorzio nella storia dell’Unione Europea, che avviene ufficialmente il prossimo 29 marzo 2019.

    Durante il Consiglio straordinario Ue, infatti, i 27 leader hanno firmato l’accordo raggiunto con Londra sul ritiro ordinato del Regno Unito dall’Unione europea.

    Approvata anche una dichiarazione politica separata in cui si delineando le future relazioni del Regno Unito con l’Ue.

    Una volta dato il via libera a questi documenti, i leader dei 27 incontreranno la premier, Theresa May, per “valutare congiuntamente i prossimi passi”.

    Anche l’ultimo ostacolo all’approvazione dell’accordo è stato superato: la minaccia di Madrid di non dare il ‘via libera’ a causa del dossier Gibilterra.

    La lettera di Theresa May

    Nel giorno del summit, il primo ministro britannico Theresa May ha scritto una lettera aperta, pubblicata sui media britannici, per rivolgere al paese un appello all’unità a sostegno dell’accordo di uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

    May si appella ai sostenitori e agli oppositori della Brexit chiedendo di mettere fine alle ostilità e inaugurare un periodo di “rinnovamento e riconciliazione” nazionale.

    Nella lettera il primo ministro britannico chiede al paese di “andare avanti con Brexit ora” in modo che il governo possa concentrarsi su ciò che conta di più per le persone nella loro vita quotidiana, a partire dal dal sistema sanitario.

    Il 29 marzo 2019, il giorno dell’addio formale di Londra all’Unione, scrive May, “dobbiamo mettere da parte le divisioni e tornare insieme come un unico popolo”.

    Le dichiarazioni dei leader

    Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, entrando nei lavori del vertice straordinario ha dichiarato: “L’addio del Regno Unito all’Unione Europea è una tragedia”.

    “Vedere un Paese come la Gran Bretagna lasciare l’Ue non è un momento di gioia né di festa: è un momento triste ed è una tragedia”.

    Il presidente della Commissione europea ha inoltre esortato il Parlamento britannico ad approvare l’accordo raggiunto sulla “brexit” perché è “il migliore” che Londra potrà ottenere dall’Unione europea (qui i possibili scenari e gli ostacoli che si troverà davanti Theresa May).

    Il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, entrando a Bruxelles al vertice straordinario dell’Ue sulla Brexit ha anticipato che il Parlamento europeo voterà l’accordo di divorzio del Regno Unito dall’Unione europea a gennaio o febbraio prossimi.

    “L’accordo arriverà al plenum a dicembre. Il Parlamento europeo voterà una risoluzione nel mese di dicembre e, probabilmente, a gennaio o febbraio al massimo, voterà l’accordo, se c’è una maggioranza a favore”.

    Tajani ha definito l’accordo raggiunto tra Bruxelles e Londra “buono per entrambi, per l’Unione europea e il Regno Unito”. E quando gli è stato chiesto se teme il ‘pollice verso’ del Parlamento britannico, ha detto che preferisce “essere ottimista”: “Spero in un voto favorevole. Ora è importante spianare la strada al futuro”.

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