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    Brexit, trovato l’accordo tra Ue e Regno Unito

    Il periodo di transizione post-Brexit inizierà il 29 marzo 2019, Credit: Tolga Akmen

    Il rappresentante europeo Barnier ha annunciato la svolta dopo l'incontro con il suo omologo britannico Davis, in vista del Consiglio europeo del 22-23 marzo

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 19 Mar. 2018 alle 14:24 Aggiornato il 9 Set. 2019 alle 17:38

    Il Regno Unito e l’Unione europea hanno trovato in “larga parte” l’accordo sulla transizione post-Brexit. Lo ha dichiarato oggi, lunedì 19 marzo, il capo negoziatore per l’Ue, Michel Barnier, al termine dell’incontro a Bruxelles con il suo omologo britannico, David Davis.

    Barnier ha definito quello di oggi un “passo decisivo”, sottolineando che c’è l’intesa sui diritti dei cittadini europei nel Regno Unito e dei cittadini britannici nei paesi dell’Ue.

    Entrambe le parti auspicano che l’accordo di transizione possa essere firmato dai 27 stati membri europei alla fine di questa settimana, in occasione dell’attesa seduta del Consiglio europeo in programma il 22 e 23 marzo.

    Il termine ultimo per la permanenza del Regno Unito nelle istituzioni europee è il 29 marzo 2019.

    La Commissione europea ha fatto sapere che il periodo di transizione post-Brexit non andrà oltre il 31 dicembre 2020, data che coincide con la scadenza del bilancio dell’Unione europea di durata settennale.

    Secondo il primo ministro britannico, Theresa May, il periodo di transizione dovrebbe durare “circa due anni“, ma David Davis, segretario di Stato di Londra delegato alle trattative per l’uscita dall’Ue,  la settimana scorsa aveva aperto a un periodo più breve.

    Tra le principali questioni che le due parti hanno dovuto negoziare per il periodo di transizione ci sono i diritti che per i cittadini europei residenti nel Regno Unito, il ruolo della Corte di giustizia europea, la possibilità per Londra di stipulare accordi commerciali con paesi extra-Ue e la permanenza dell’Irlanda del Nord nell’unione doganale.

    Nel suo ultimo discorso sulla Brexit il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha dichiarato che il processo di divorzio con Londra porterà inevitabilmente a frizioni tra l’Unione europea e il Regno Unito.

    Da parte sua la premier britannica May anche nel suo ultimo intervento al Mansion House di Londra ha ribadito la volontà di rispettare l’esito del referendum e di volere uscire inoltre sia dall’unione doganale che dal mercato unico.

    May ha definito “inaccettabile” la bozza di accordo presentata da Barnier  dopo l’intesa raggiunta tra le parti a dicembre 2017, puntando il dito in particolare sulla permanenza dell’Irlanda del Nord nell’unione doganale per mantenere aperto il confine con la Repubblica d’Irlanda, e sul fatto che la Corte di Giustizia europea dovrà monitorare il rispetto dell’accordo.

    Bruxelles e Londra confidano entrambi che, raggiunto l’accordo di transizione, i negoziati possano poi definitivamente concentrarsi su quale tipo di relazione futura intercorrerà tra il Regno Unito e l’Unione europea.

    L’accordo di transizione va assolutamente raggiunto entro ottobre 2018 per dare il tempo agli stati membri di ratificarlo al loro interno entro la fatidica data del 29 marzo 2019.

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