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    Brexit, il Regno Unito vota per abbandonare il programma Erasmus. Ma è davvero un addio?

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 9 Gen. 2020 alle 13:07 Aggiornato il 9 Gen. 2020 alle 20:51

    Brexit, il Regno Unito vota per l’addio al programma Erasmus

    Sembrava un addio definitivo quello del Regno Unito al programma Erasmus dopo il voto del Parlamento britannico (344 voti favorevoli e 254 contrari) contro la “New Clause 10” del disegno di legge sulla Brexit che, qualora fosse passata, avrebbe imposto al governo di continuare a negoziare la piena appartenenza nel Regno Unito al programma Erasmus+ anche dopo il 2020, quando finirà l’attuale ciclo già finanziato e soprattutto quando Londra uscirà dall’Ue. Il governo Uk, però, ha dichiarato il suo impegno a mantenere tale programma.

    “Il governo è impegnato a veder proseguire le relazioni accademiche tra Regno Unito e UE, anche attraverso il prossimo programma Erasmus +. Il voto della scorsa notte non cambierà tale intenzione”, sono state le parole del portavoce del Dipartimento per l’Educazione britannico. “Mentre avviamo i negoziati con l’UE – ha poi continuato – vogliamo garantire che gli studenti britannici ed europei possano continuare a beneficiare dei reciproci sistemi di istruzione a livello mondiale”.

    Che anche il programma Erasmus fosse messo sull’altare sacrificale della Brexit era notizia ormai tristemente nota: il governo Johnson aveva più volte annunciato di voler mantenere con l’Europa esclusivamente un rapporto commerciale.

    Ma niente panico per gli studenti europei attualmente in Erasmus nel Regno Unito o per gli inglesi che studiano in Europa: la data di fine del programma di scambio per ora non è stata annunciata.

    In effetti, vi sono garanzie che continuerà almeno fino alla fine del 2020, vale a dire fino alla fine del periodo di transizione post Brexit.

    D’altra parte, dal 1° gennaio 2021, l’incognita è totale.

    In teoria, se il voto del Parlamento britannico avrà un seguito, il Regno Unito lascerà l’Erasmus per quella data, come tutti gli altri programmi europei.

    Ma che dire degli studenti che sono partiti per l’intero anno scolastico 2020-2021? Saranno rimpatriati nel loro paese nel bel mezzo dei loro studi? Per non parlare del fatto che, entro la fine del 2020, ci sarà ancora molto da fare con Brexit.

    Non si può escludere che la seconda fase dei negoziati tra Londra e Bruxelles dall’inizio di febbraio cambierà la posizione del governo britannico sull’Erasmus.

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