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    I bombardamenti contro l’Isis dopo gli attentati di Parigi

    Tutti gli aggiornamenti sui raid aerei compiuti contro il sedicente Stato islamico in Siria e Iraq

    Di TPI
    Pubblicato il 4 Dic. 2015 alle 10:17 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:17

    In seguito agli attacchi di Parigi, i bombardamenti contro l’Isis in Siria e Iraq sono aumentati. Hanno partecipato diverse nazioni, tra cui Russia, Francia e Stati Uniti. Le Nazioni Unite hanno promesso “di combattere il sedicente Stato islamico con tutti i mezzi necessari”.

    — NB: Sono inclusi gli aggiornamenti fino a venerdì 4 dicembre.

    TUTTI GLI AGGIORNAMENTI, VENERDÌ 4 DICEMBRE

    – Il ministro della difesa russo ha dichiarato che l’aviazione
    russa ha condotto 431 bombardamenti su 1458 obiettivi dell’Isis in Siria

    – Il presidente francese Hollande ha visitato la portaerei Charles de Gaulle situata vicina alla Siria. “Siamo impegnati a combattere l’Isis ed è normale che il presidente incontri le truppe che prendono parte alle operazioni”, ha dichiarato il governo

    – Il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha dichiarato che gli aerei da ricognizione tedeschi arriveranno a breve nella base aerea turca di Incirlik per supportare la coalizione internazionale guidata da Stati Uniti per combattere contro l’Isis

    – La polizia tunisina ha arrestato due
    presunti jihadisti che stavano pianificando nuovi attacchi nella capitale Tunisi

    – Il segretario di Stato americano John
    Kerry ha dichiarato che potrebbe essere possibile far cooperare il governo
    siriano e le forze ribelli contro l’Isis anche senza che il presidente Assad
    lasci il potere. Ha aggiunto, però, che sarebbe “straordinariamente difficile
    assicurare una cooperazione del genere senza l’indicazione di una soluzione in
    merito al futuro di Assad”

    – Gli aerei dell’esercito francese hanno compiuto dei voli di ricognizione sopra le aree controllate dall’Isis in Libia e stanno pianificando di farne altre. L’ha mostrato un documento presidenziale diffuso alla stampa venerdì 4 dicembre

    (La mappa mostra dove avvengono i bombardamenti in Siria)


    – Il parlamento tedesco ha votato a favore dell’espansione del ruolo della Germania nella lotta contro l’Isis in Siria 

    – Il presidente francese Hollande visiterà la portaerei Charles de Gaulle che combatte l’Isis nel Mediterraneo orientale

    – Il Giappone lancerà una nuova unità d’intelligence focalizzata sui militanti dell’Isis

    – “Il dispiegamento di truppe straniere in Iraq sarebbe un atto di aggressione”, l’ha dichiarato il primo ministro iracheno Abadi

    – Il parlamento tedesco vota venerdì 4 novembre per espandere il ruolo della nazione nella lotta contro l’Isis 

    – Il ministro degli Esteri russo richiede la cooperazione internazionale per sigillare il confine turco-siriano

    (La mappa di Reuters mostra come e da chi viene controllato il confine turco-siriano.)

    – La Turchia ha dato le condoglianze alla Russia per la morte del pilota in seguito all’abbattimento del jet

    – La Thailandia era stata avvisata da Mosca su alcuni militanti dell’Isis che sarebbero entrati nel Paese con l’obiettivo di attaccare dei turisti russi

    – 10 siriani “collegati in qualche modo” all’Isis sarebbero entrati in Thailandia a ottobre per minare gli interessi russi, l’ha dichiarato la polizia thailandese

    GIOVEDÌ 3 DICEMBRE

    – “Abbiamo bisogno di una maggiore cooperazione in Europa per
    combattere il terrorismo”, l’ha dichiarato il primo ministro britannico David
    Cameron

    – Obama ha dichiarato che, nonostante abbiano deciso di mandare più forze statunitensi in Iraq, non accadrà lo stesso per la Siria

    – Gli Stati Uniti e gli alleati hanno condotto 32 raid aerei contro i militanti dell’Isis: 14 in Siria e 18 in Iraq

    – “Uccideremo chiunque abbia ucciso l’uomo russo-ceceno, la cui esecuzione è ritratta nel video dell’Isis” l’ha dichiarato il presidente ceceno Kadyrov

    – Kerry sostiene che è necessario trovare delle forze di terra che combattano contro il sedicente Stato islamico poiché “la battaglia non sarà vinta dall’aria”. Il segretario di Stato americano ha specificato di intendere forze di terra come “combattenti siriani o arabi”

    – “La Russia non può ignorare l’aiuto che i turchi forniscono ai terroristi dell’Isis e non dimenticherà l’abbattimento del jet russo”, ha dichiarato il presidente russo Putin

    – “Le nostre forze combattono in Siria per la Russia, combattono per la sicurezza della nostra gente prima di tutto”, ha dichiarato il presidente russo Putin

    – “È impossibile sconfiggere il terrorismo internazionale da solo, specialmente quando i confini sono aperti e si è testimoni dei movimenti di massa delle popolazioni da Paese a Paese”, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin. Ha anche aggiunto che “le nostre forze combattono in Siria per la Russia, combattono per la sicurezza della nostra gente prima di tutto”

    – I ministri degli Esteri turco e russo si incontreranno in occasione del consiglio ministeriale dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. L’ha dichiarato l’agenzia di stampa Interfax

    – Gli aerei da guerra britannici della Raf hanno colpito l’area petrolifera di Omar nella Siria orientale. L’ha confermato il segretario della Difesa britannico

    – “Stiamo raddoppiando le forze armate britanniche contro l’Isis spedendo due aerei da guerra Tornado e 6 Typhoon alla base aerea di Akrotiri”, l’ha dichiarato il segretario della Difesa britannico

    – I jet Typhoon della Raf sono decollati dalla base aerea britannica di Lossiemouth, in Scozia, per dirigersi alla base aerea di Akrotiri a Cipro

    – Il Regno Unito ha condotto raid aerei in Siria in seguito all’approvazione da parte del Parlamento dell’estensione dell’azione militare contro l’Isis anche allo stato siriano

    – Il parlamento britannico ha approvato la mozione per iniziare le operazioni militari contro l’Isis anche in Siria con 397 voti favorevoli e 233 contrari

    – Si sono tenute alcune proteste a Parliament Square, a Londra, contro i raid aerei in Siria da parte del Regno Unito nella serata di mercoledì 2 dicembre

    – Il dipartimento di Stato americano ha dicharato che non può categoricamente negare la presenza di traffico illegale di petrolio, ma “non è semplicemente vero” che il governo turco e il presidente Erdogan siano coinvolti nel commercio illegale di petrolio con l’Isis

    – L’esercito russo ha pubblicato alcune immagini che dovrebbero mostrare “i trucchi” utilizzati dall’Isis per trafficare illegalmente il petrolio fuori dalla Siria

    – L’Isis ha rilasciato un video che mostrerebbe la decapitazione di una presunta spia russa

    – Il portavoce dell’esercito statunitense, il colonnello Steve Warren, ha dichiarato che il numero di forze speciali addizionali che verranno spedite in Iraq sarà basso

    – L’Italia cercherà di organizzare un’incontro internazionale sulle fazioni rivali presenti in Libia per facilitare la lotta contro l’Isis nel Paese

    – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che si dimetterà se le accuse della Russia sul suo commercio illegale di petrolio con l’Isis dovessero rivelarsi fondate

    MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE

    – Il ministro della Difesa del Camerun ha dichirato che sono state sequestrate delle bandiere dell’Isis durante l’operazione dell’esercito che ha ucciso cento militanti di Boko Haram e ha salvato 900 loro ostaggi

    – Il presidente turco Erdogan ha dichiarato che “nessuno ha il diritto di diffamare la Turchia accusandola di comprare petrolio dall’Isis. Il Paese non ha perso i suoi valori a tal punto da collaborare con un’organizzazione terrorista”

    – Il ministro della Difesa russo ha dichiarato che circa 2mila militanti e 120 tonnellate di munizioni hanno oltrepassato il confine dalla Turchia alla Siria negli scorsi 7 giorni

    – “In Occidente nessuno si pone il problema che il figlio del presidente turco è il capo di una delle più grandi aziende energetiche o che è stato nominato ministro dell’Energia. Che meravigliosa impresa familiare!” ha dichiarato il viceministro della Difesa russo

    – La Russia sostiene che “Erdogan e la sua famiglia” sarebbero coinvolti nel commercio illegale di petrolio con l’Isis

    – Corbyn ha dichiarato che l’Isis è senza dubbio una minaccia, ma non è certo che essa aumenti o diminuisca con l’intervento militare britannico in Siria. Ha anche citato il recente recesso del Canada dai bombardamenti contro il sedicente Stato islamico nella sua tesi contro la mozione di Cameron

    – Il leader del partito laburista Jeremy Corbyn ha dichiarato che Cameron ha proposto l’azione militare in Siria ora poiché ha compreso che il pubblico sta iniziando a non supportare la guerra nel Paese

    – Secondo quanto dichiarato dal premier britannico David Cameron, la distanza tra i punti di vista dei Paesi occidentali e della Russia in merito alla permanenza di Assad al potere in Siria si sarebbe accorciata

    – Il ministro della Difesa russo ha dichiarato che presenterà nella prossima settimana le informazioni che mostrerebbero gli aiuti che la Turchia offre all’Isis

    (Una mappa della Bbc che mostra dove si concentrano i raid aerei contro l’Isis.)

    – Gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno compiuto 17 raid aerei contro l’Isis. 15 raid hanno colpito circa 5 città irachene e 2 hanno colpito alcune zone vicino Ayn Isa

    – Il ministro della Difesa russo ha dichiarato che i raid aerei russi in Siria hanno aiutato a dimezzare il fatturato del commercio illegale di petrolio e per questo la Russia continuerà a condurli contro l’infrastruttura petrolifera dell’Isis. Ha anche aggiunto che la Russia conosce tre diverse rotte utilizzate dal sedicente Stato islamico per commerciare petrolio con la Turchia, che ne sarebbe il principale consumatore. Ha citato alcune immagini satellitari in cui si notano dei camion che trasportano petrolio che attraversano il confine tra Siria e Turchia

    – Il premier britannico Cameron ha affermato che il parlamento deve decidere se aspettare lo scenario perfetto di un governo transizionale in Siria o se iniziare ad agire per distruggere l’Isis

    – I raid aerei in Siria non aumenterebbero il rischio di possibili attacchi terroristici in Regno Unito da parte dell’Isis. L’ha dichiarato il primo ministro britannico Cameron, aggiungendo però che il Regno Unito è già uno dei principali obiettivi del sedicente Stato islamico

    – Stati Uniti e Turchia si consulteranno per decidere come dispiegare le forze di aria e di terra per chiudere il confine turco-siriano

    – La Turchia sarebbe pronta a dispiegare tutte le forze necessarie per chiudere il confine con la Siria. L’ha dichiarato John Kerry

    – Il segretario di Stato americano John Kerry ha dichiarato di aver chiesto alle altre nazioni alleate della Nato di occuparsi dell’addestramento della polizia e delle munizioni per combattere l’Isis in Siria. Ha inoltre aggiunto che il governo iracheno era completamente informato in merito al dispiegamento delle forze speciali statunitensi in Iraq

    (Un grafico della Bbc che mostra il numero di bombardamenti che hanno colpito Iraq e Siria aggiornati al 30 novembre 2015.)

    – I membri del parlamento britannico liberal-democratici supporteranno la proposta dei raid aerei in Siria

    – Il segretario di stato per gli affari esteri del Regno Unito ha dichiarato, in merito ai parlamentari che si oppongono ai raid aerei: “Rispettiamo le loro posizioni, ma riteniamo che abbiano torto”

    – Potenti gruppi armati sciiti iracheni rifiutano il dispiegamento delle forze armate statunitensi in Iraq e promettono di combattere qualsiasi azione di questo genere

    – Medici senza frontiere ha dichiarato che ripetuti bombardamenti in Siria sull’ospedale hanno ucciso 7 persone

    – I combattenti dell’Isis non stanno permettendo ai civili di lasciare la città di Ramadi, in Iraq, dopo che le forze irachene hanno consigliato ai residenti di abbandonare le proprie case in vista dell’offensiva che compieranno sulla città

    – Il segretario della Difesa statunitense Ash Carter ha dichiarato che verranno dispiegate forze armate specializzate per condurre operazioni unilaterali in Siria e raid aerei in Iraq. Ha anche dichiarato che la Turchia non ha efficacemente controllato il suo confine con la Siria dall’ascesa dell’Isis e che comprende i raid aerei condotti dal Paese contro i militanti del Pkk, ma desidera che la Turchia faccia di più anche contro il sedicente Stato islamico

    MARTEDÌ 1 DICEMBRE

    – Il governatore di Homs, in Siria, ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con i gruppi armati per far abbandonare i distretti della città di Homs dei ribelli ai loro uomini armati dalla prossima settimana

    – Secondo Obama bisogna chiudere i “buchi” che ci sono sul confine tra Turchia e Siria, per impedire il passaggio dei foreign fighters e del petrolio che l’Isis vende. Si dovrebbe anche migliorare la raccolta di informazioni

    – L’Unione europea vuole che si rispetti un processo ordinato sul confine greco-turco, secondo quanto affermato da Obama

    – La Turchia ha mantenuto il confine aperto per i rifugiati che hanno un reale bisogno di lasciare il paese, ha dichiarato Obama

    – Obama ha dichiarato che gli eserciti di Turchia e Stati Uniti che lavorano insieme stanno facendo un buon lavoro nel sigillare il confine turco-siriano

    – Obama ha dichiarato che sarebbe possibile raggiungere una tregua in alcune parti della Siria, liberando i gruppi dell’opposizione siriana dai bombardamenti russi

    – Riguardo al regime di Assad in Siria, Obama ha dichiarato che “è impossibile per Assad mantenere il Paese unito”

    – Obama ha dichiarato che Putin deve comprendere che non ci può essere alcuna soluzione militare alla guerra civile siriana

    – La Russia ha bisogno di allinearsi con la coalizione internazionale contro l’Isis. L’ha dichiarato Obama, che ha anche aggiunto che non si aspetta un cambio repentino della strategia russa in Siria nelle prossime settimane

    – Obama ha dichiarato che bisogna continuare a organizzare il processo politico in Siria ma anche a fare pressioni sull’Isis, poiché esso continua a essere una seria minaccia

    – Secondo Obama, il problema di Putin in merito alla situazione siriana non riguarda la soluzione politica ma il coinvolgimento o meno di Assad in essa 

    – Obama ha dichiarato che, in seguito alle conversazioni tenute con Hollande, è sicuro che si può continuare a prendere lo slancio per distruggere l’Isis

    – È stata approvata una mozione di 12 punti che spiega il coinvolgimento del Regno Unito nei bombardamenti contro l’Isis in Siria, sulla quale il parlamento britannico discuterà e voterà nella giornata di mercoledì 2 dicembre

    – Le Nazioni Unite hanno dichiarato che i raid aerei che hanno colpito la città di Aleppo nel nord della Siria giovedì 26 novembre hanno interrotto le tubature dell’acqua per circa 3,5 milioni di persone. Il servizio è stato parzialmente ripristinato, ma 1,4 milioni di persone hanno ancora una ridotta fornitura di acqua. Secondo la rappresentante dell’Unicef in Siria Hanaa Singer, “in Siria, le regole della guerra, incluse quelle che dovrebbero proteggere l’infrastruttura vitale per i civili, continuano a essere infrante”

    – Gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno condotto 13 raid aerei in Siria e Iraq contro l’Isis. L’ha affermato l’esercito statunitense, aggiungendo che 12 raid avrebbero colpito zone vicine alla città irachena di Ramadi, mentre uno avrebbe colpito la città siriana di Al Hawl

    – Il ministero degli Interni russo ha dichiarato che 2mila russi stanno combattendo con l’Isis in Siria, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Interfax

    – Il ministro della Difesa tedesco Ursula von der Layen ha dichiarato che le forze armate tedesche non collaboreranno con le truppe fedeli ad Assad presenti sul territorio. Nella giornata di mercoledì 2 dicembre anche il parlamento federale tedesco voterà sull’intervento militare in Siria contro l’Isis

    – La Turchia continuerà a cercare di rimuovere l’Isis dal confine tra il Paese e la Siria

    – Obama incontrerà Erdogan nella giornata di martedì 1 dicembre per ridurre le tensioni tra Russia e Turchia in seguito all’abbattimento del jet russo da parte dei turchi

    – In Regno Unito il parlamento deciderà se compiere raid aerei in Siria nella giornata di mercoledì 2 dicembre; Cameron ha decretato che il dibattito e la votazione si protrarranno solo per quella giornata. Secondo il ministro degli Esteri britannico si raggiungerà la maggioranza parlamentare per combattere l’Isis in Siria

    – Il Belgio richiede la creazione di un’agenzia d’intelligence europea per contrastare la minaccia della violenza islamista

    – La Casa Bianca ritiene che ci sarebbero progressi da parte dei russi nella lotta contro l’Isis, ma la Russia continuerebbe a compiere troppe azioni militari contro l’opposizione siriana. L’ha dichiarato il consulente per la sicurezza nazionale Ben Rhodes

    – Il dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha confermato che il jet russo abbattuto dai turchi ha violato lo spazio aereo turco. Non ha giustificato l’abbattimento del jet. Ha anche sottolineato l’importanza della riduzione delle tensioni tra i due Paesi

    – Putin sostiene che la Turchia ha abbattuto il jet russo per proteggere il suo commercio di petrolio con l’Isis

    LUNEDÌ 30 NOVEMBRE

    – La Russian Air Force ha dichiarato che gli aerei da guerra russi Su-34 hanno volato in Siria per la prima volta dotati di missili aria-aria “per autodifesa”

    – Jeremy Corbyn ha dichiarato che permetterà ai parlamentari laburisti di votare liberamente sulla proposta di Cameron di bombardare l’Isis in Siria, ma sottolineerà comunque che la linea d’azione del partito laburista è quella di opporsi ai raid aerei. Ha inoltre aggiunto che farà pressioni su Cameron per ritardare il voto finché non verrà tenuto conto delle preoccupazioni dei membri del partito laburista sulla giustificazione dei bombardamenti in Siria

    – Il Cremlino ha dichiarato che Putin e Obama avrebbero avuto una discussione approfondita sulla Siria, soprattutto in merito al raggiungimento di una soluzione politica

    – Secondo quanto dichiarato dalla Casa Bianca, Obama e Putin avrebbero discusso della crisi siriana e della situazione in Ucraina

    – Il ministro degli Esteri francese ha dichiarato che i raid aerei russi in Siria dovranno colpire soltanto obiettivi dell’Isis

    – Il 75 per cento dei membri del partito laburista sarebbe contrario ai bombardamenti contro l’Isis proposti da Cameron. Lo ha reso noto il partito stesso, a seguito di una consultazione tra gli iscritti voluta dal leader del partito Jeremy Corbyn. Per questa ragione, i laburisti lasceranno ai propri parlamentari libertà di scelta al voto in aula sui bombardamenti.

    – Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno condotto 15 raid aerei contro l’Isis in Siria e in Iraq nella giornata di domenica 29 novembre. L’ha affermato la coalizione in una dichiarazione pubblicata lunedì 30 novembre. Dei raid, 12 hanno colpito obiettivi vicino sette città, tra cui Ramadi in Iraq, mentre tre hanno colpito alcuni obiettivi vicino le città di Dayr Az Zawr e Al Hawl in Siria

    – Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, ha dichiarato che gli alleati temono la maggiore presenza russa nella regione ma che l’obiettivo principale è quello di calmare la situazione

    – Almeno 18 civili sono rimasti uccisi e 40 sono stati feriti durante alcuni raid aerei “probabilmente russi” che hanno colpito la città dei ribelli di Ariha, nel nordovest della Siria. L’ha dichiarato l’Osservatorio siriano per i diritti umani

    – Il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha dichiarato che incidenti simili all’abbattimento del jet russo possono accadere se ci sono due coalizioni con obiettivi differenti che non si coordinano le azioni in Siria contro l’Isis

    – Il presidente siriano Assad ha dichiarato che i suoi avversari hanno fornito maggiori rifornimenti di armi e un maggior supporto finanziario ai ribelli da quando è iniziata l’offensiva dei suoi alleati per riconquistare i territori perduti dal regime

    – Il presidente francese François Hollande sollecita i deputati britannici a supportare la richiesta del primo ministro britannico Cameron di intervenire militarmente in Siria

    VENERDÌ 27 NOVEMBRE

    – Il ministro degli Esteri Fabius ha dichiarato che la cooperazione col governo siriano contro l’Isis potrà accadere solo nel caso in cui ci sia una “credibile transizione politica”

    – Il ministro degli Esteri siriano Walid al-Moualem ha dichiarato che sarebbe propenso ad accettare il suggerimento francese di utilizzare le truppe del regime di Assad per combattere contro l’Isis

    – Alcuni jet presumibilmente russi hanno bombardato Azaz, una città siriana a 5 chilometri dal confine con la Turchia. I bombardamenti avrebbero ucciso cinque persone incluso un bambino, secondo quanto dichiarato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani

    – Il primo ministro britannico David Cameron promette di creare un’unità per contrastare il terrorismo del Commonwealth

    – Il diplomatico russo Ushakov ha detto che sono stati raggiunti degli accorti sulla lista dei gruppi terroristici presenti in Siria tra diversi Paesi

    – Gli Stati Uniti e gli alleati hanno compiuto 18 raid aerei contro l’Isis in Iraq nella giornata di giovedì 26 novembre. Gli obiettivi dei raid si concentravano intorno le città di Sinjar e Ramadi

    – La Russia ha detto che le potenze occidentali non sono ancora in grado di combattere fianco a fianco per sconfiggere l’Isis 

    – Il premier francese Hollande ha detto che farà tutto il possibile per eliminare “l’esercito di fanatici”, riferendosi all’Isis 

     A che gioco gioca la Russia in Siria? Analisi 

    – Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha dichiarato che le truppe fedeli ad Assad potrebbero essere utilizzate per combattere contro l’Isis, ma solo nell’ottica di una transizione politica senza Assad al potere

    – Nel suo incontro con Putin, François Hollande ha dichiarato che è arrivato il momento per formare una grande coalizione contro l’Isis. Ha inoltre detto di aver offerto supporto alla Russia per gli attacchi contro il sedicente Stato islamico, poiché anche loro sono state vittime dell’Isis e perché tutti devono agire contro esso.

    (Un video che mostra gli attacchi russi sopra la Siria e i mezzi che vengono utilizzati dalla Russia.)

    – “La Francia è più presente in Siria grazie alla portaerei Charles de Gaulle e aumenterà il supporto sul campo in Siria per riconquistare i territori occupati dall’Isis”, ha dichiarato Hollande.

    – Il presidente francese ha inoltre aggiunto che i raid contro il sedicente Stato islamico aumenteranno e saranno coordinati; per Hollande, non c’è posto per Assad nel futuro della Siria, mentre per Putin dovrebbe essere il popolo siriano a decidere sul futuro di Assad.

    – Francia e Russia dovranno aumentare lo scambio di informazioni e la cooperazione militare per combattere contro l’Isis

    – Gli aerei russi hanno distrutto un deposito di munizioni nella provincia di Homs e ha attaccato alcuni militanti dell’Isis nella provincia di Idlib. L’ha dichiarato il ministro della Difesa russo

    – La Francia richiede direttamente al Regno Unito di unirsi alla guerra in Siria contro l’Isis

    – Il leader del Partito laburista Jeremy Corbyn si oppone ai raid aerei del Regno Unito contro l’Isis in Siria

    – Dal 23 al 26 novembre, gli aerei russi hanno condotto 134 missioni contro 449 obiettivi

    – La Germania si impegna a fornire nella lotta contro l’Isis aerei da ricognizione, navi da guerra e sorveglianza satellitare

    GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE 

    – La Russia è pronta a cooperare con gli Stati Uniti negli attacchi contro l’Isis in Siria

    – Stati Uniti e alleati hanno colpito con 27 raid aerei l’Isis in Iraq e Siria mercoledì 25 novembre; è quanto dichiarato dalla coalizione giovedì 26 novembre. Dei 27 raid, 23 si sono concentrati sulle città di Mosul, Ramadi e Sinjar, mentre 4 hanno colpito delle zone vicino Al Hawl e Raqqa, in Siria

    – Aerei da guerra russi hanno bombardato una città siriana dei ribelli sul confine tra Turchia e Siria 

    – Due poliziotti e 4 presunti estremisti islamici sono rimasti uccisi in un raid della polizia in Azerbaigian

    – La Germania manderà degli aerei da guerra da ricognizione Tornado in Siria per supportare la Francia nella lotta all’Isis

    – L’Arabia Saudita ha pianificato l’esecuzione di più di 50 persone arrestate con l’accusa di terrorismo; l’hanno dichiarato due giornali locali, Okaz e al-Riyadh

    – Le forze irachene hanno isolato l’ultimo canale di approvvigionamento utilizzato dall’Isis nella città di Ramadi, nel centro dell’Iraq, conquistando un ponte fondamentale; l’ha dichiarato un funzionario dell’esercito iracheno

    – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che “è indiscusso che bisogna combattere l’Isis”

    – Il leader del partito laburista Jeremy Corbyn ha commentato il discorso del premier dichiarando che l’Isis, che ha già portato “un regno del terrore” in Siria e Iraq, è “certamente una minaccia per il Paese”

    – “Dobbiamo colpire questi terroristi nel cuore del loro territorio”, ha dichiarato Cameron nel suo discorso alla Camera dei Comuni

    – David Cameron ha tenuto un discorso nella Camera dei Comuni britannica nella mattina di giovedì 26 novembre per promuovere una votazione sull’aumento della presenza militare del Regno Unito in Siria. I punti fondamentali del suo discorso sono stati 5:

         – il Regno Unito non dovrebbe “essere contento di esternalizzare l’azione ai propri alleati”, poiché c’è un processo politico in corso che potrebbe portare a un nuovo governo in Siria e perché non si può aspettare di agire in Siria e Iraq quando l’Isis ha già il Regno Unito come obiettivo di suoi possibili attentati;

        – bisogna supportare le forze locali già presenti sul territorio che combattono contro l’Isis, tra cui 70mila oppositori di Assad, tra cui l’Esercito libero siriano e anche i ribelli curdi;

        – non bisogna demolire lo stato siriano o le sue istituzioni, ma preservarlo e permettere la creazione di un nuovo governo;

        – secondo Cameron, le forze moderate saranno cruciali per il futuro della Siria, poiché non ci può essere alcun cambiamento nella situazione se Assad rimane al potere;

        – non ci sarà una votazione nella Camera dei Comuni a meno che non ci sia una maggioranza certa, poiché non ha intenzione di fare pubblicità all’Isis;

    – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha incontrato all’Eliseo il presidente francese François Hollande. Durante l’incontro, i due hanno discusso l’intervento in Siria, riguardo al quale Renzi ritiene che “ci sia bisogno di una sempre più ampia coalizione che porti alla distruzione dell’Isis”. Il presidente del Consiglio italiano ha anche sottolineato che c’è bisogno di una risposta di tipo culturale al terrorismo, non solo militare. Nella conferenza stampa congiunta tenuta dai due, Renzi ha anche voluto evidenziare il bisogno di non dover trascurare la crisi libica, che rischia di diventare “la maggiore emergenza”

    – Il Cremlino ha dichiarato che la Russia continuerà con i bombardamenti in Siria nonostante un suo aereo sia stato abbattuto nella mattinata di martedì 24 novembre

    MERCOLEDÌ 25 NOVEMBRE

    – L’Assemblea nazionale francese, camera bassa del parlamento, ha votato per estendere i raid aerei contro l’Isis in Siria. Sono 515 i deputati che hanno votato a favore e 4 quelli contrari 

    Chi e quanto sta bombardando in Siria  

    – Gli aerei da guerra francesi decollati dalla portaerei Charles de Gaulle hanno colpito diversi obiettivi dell’Isis in Iraq e in Siria nella giornata di lunedì 23 novembre; l’arrivo della portaerei ha triplicato le forze francesi che combattono contro il sedicente Stato islamico, portando il numero degli aerei da guerra francesi a 38. La notizia segue l’offerta del Regno Unito alla Francia di far usare una sua base aerea presente sull’isola di Cipro per combattere l’Isis 

    – Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia continuerà a bombardare la Siria finché i colpevoli degli atti terroristici non saranno puniti. Ha inoltre dichiarato che i bombardamenti non saranno a tempo indeterminato

    – Gli aerei da guerra statunitensi avrebbero distrutto circa 280 autocisterne appartenenti all’Isis trasportanti petrolio sul confine tra Siria e Iraq nella giornata di lunedì 23 novembre; è quanto dichiarato da alcuni funzionari statunitensi. I veicoli sarebbero stati colpiti quando erano radunati intorno a un “punto di raccolta di carburante” nella città siriana di Deir ez-Zor. Nella scorsa settimana erano stati distrutti 160 autocisterne dell’Isis

    – Un portavoce del ministero della Difesa russo avrebbe dichiarato di aver colpito più di mille autocisterne che trasportavano petrolio grezzo all’Isis in un periodo di cinque giorni. Il Pentagono, però, è scettico nei confronti di queste dichiarazioni: infatti, secondo un funzionario della Difesa statunitense, sarebbe “quasi impossibile” abbattere un numero così grande di autocisterne con il tipo di bombe non guidate usate dai russi

    – Il Regno Unito dovrebbe iniziare a bombardare l’Isis in Siria prima di Natale. L’hanno dichiarato alcune fonti di Downing Street, le quali sono sicure che David Cameron vincerà il voto alla Camera dei Comuni per l’autorizzazione degli attacchi

    – Barack Obama ha dichiarato domenica 22 novembre che non sa se la Russia sia pronta a “fare le dovute modifiche strategiche” necessarie per far parte della coalizione internazionale contro il sedicente Stato islamico. Secondo il presidente degli Stati Uniti, infatti, la Russia starebbe concentrando i suoi attacchi su obiettivi dell’opposizione moderata e non dell’Isis

    – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione il 20 novembre in cui condanna inequivocabilmente gli attacchi terroristici compiuti dall’Isis, facendo riferimento a quelli del 26 giugno a Sousse, del 10 ottobre ad Ankara, il 31 ottobre nella penisola del Sinai, il 12 novembre a Beirut e il 13 novembre a Parigi. Il Consiglio di sicurezza ha dichiarato che il sedicente Stato islamico costituisce una minaccia “senza precedenti” per la pace e la sicurezza internazionale e ha richiesto agli stati membri di adottare “tutte le misure necessarie” per prevenire e sopprimere i suoi atti terroristici 

    – L’esercito russo ha dichiarato mercoledì 18 novembre di aver sparato più di 10 missili e lanciato più di 1400 tonnellate di bombe colpendo più di 840 obiettivi principalmente dell’Isis, secondo quanto dichiara Mosca

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