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    Il blogger che giustifica lo stupro dentro un luogo privato

    Daryush Valizadeh sta organizzando raduni di maschilisti in diversi paesi del mondo per esporre la sua teoria

    Di TPI
    Pubblicato il 3 Feb. 2016 alle 14:29 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:18

    Daryush Valizadeh, un blogger statunitense e autore di manuali di
    seduzione, ha dichiarato che lo stupro dovrebbe essere legale all’interno di una qualsiasi “proprietà privata”.

    Valizadeh, che si proclama “neo-maschilista” ed è stato
    definito “il più famigerato misogino del web”, gestisce con lo pseudonimo di
    Roosh V il sito Return of Kings, il cui credo fondamentale è la supremazia maschile, e offre ai suoi lettori tecniche per
    sedurre più donne possibili.

    I suoi manuali includono titoli traducibili come La Bibbia del rimorchio e Scopare in Islanda, promosso come “una
    guida ideata per aiutarvi ad andare a letto con le donne islandesi senza pagare”.

    Un suo post del febbraio 2015 aveva fatto però
    particolarmente scalpore, scandalizzando l’opinione pubblica con la proposta di
    rendere legale lo stupro su suolo privato “affinché le donne si assumessero le
    proprie responsabilità ed evitassero eventi facilmente prevenibili”.

    Il post, intitolato Come fermare lo stupro, attaccava
    le donne che, secondo l’autore, il ​​giorno dopo aver fatto sesso denunciano di
    essere state stuprate solo perché si sentono tristi o in colpa dopo un rapporto
    sessuale che ricordano poco.

    Ora il blogger ha fatto di nuovo parlare di sé organizzando dei
    raduni di suoi adepti che si svolgeranno contemporaneamente in ben 43 paesi del
    mondo il 6 febbraio.

    Lo stesso Valizadeh ha confermato la sua presenza a uno di
    questi incontri in Australia pur non essendo in possesso di un visto, e la cosa
    non è passata inosservata alle autorità locali: il ministro per l’Immigrazione australiano
    Peter Dutton ha infatti dichiarato di stare monitorando il suo eventuale
    arrivo, e la leader del partito laburista locale Tanya Plibersek ha segnalato l’evento
    alla polizia.

    Già in passato i visti di attivisti maschilisti come Jeff
    Allen e Julien Blanc erano stati cancellati dopo alcune petizioni diffuse via
    internet, che sono apparse anche in quest’ultima occasione.

    Non è solo l’Australia
    a manifestare il proprio dissenso a questo genere di raduni, visto che anche in
    Scozia sono state più di 50.000 le firme online per impedire ai fan di Valizadeh
    di incontrarsi pubblicamente.

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