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    Berlino dice no ad Airbnb per tenere bassi gli affitti

    La capitale tedesca ha vietato l’affitto di appartamenti ai turisti con l'obiettivo di mantenere il prezzo delle case accessibile ai cittadini locali

    Di TPI
    Pubblicato il 3 Mag. 2016 alle 12:21 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:17

    Negli ultimi anni, il sito per affittare appartamenti Airbnb
    ha avuto grande successo, soprattutto perché ognuno può mettere a disposizione
    la propria casa o la propria stanza quando non la usa e arrotondare così lo
    stipendio.

    Per la società in questione, però, non ci sono buone notizie
    in Germania: la città di Berlino ha infatti vietato per legge l’affitto di interi
    appartamenti attraverso Airbnb (così come attraverso i suoi concorrenti), nel
    tentativo di proteggere il prezzo accessibile degli alloggi per i propri cittadini.

    Promettendo multe salate, le autorità della città tedesca sperano
    di mantenere gli affitti bassi, visto che, dopo il successo dei vari portali di
    appartamenti in affitto online, il numero di proprietà disponibili a lungo
    termine era crollato.

    La nuova legge, chiamata Zweckentfremdungsverbot,
    è entrata in vigore il primo maggio 2016 e vieta l’affitto a breve termine di
    interi appartamenti ai turisti senza un permesso della città.

    I non residenti potranno quindi solo affittare singole camere tramite portali internet, non interi appartamenti e case.

    Un portavoce di Airbnb, Julian Trautwein, ha dichiarato al
    riguardo: “I berlinesi vogliono regole chiare e semplici per continuare a
    condividere la propria casa con gli ospiti. Continueremo a incoraggiare i
    responsabili politici di Berlino ad ascoltare i loro cittadini e a seguire
    l’esempio di altre grandi città come Parigi, Londra, Amsterdam o Amburgo”.

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