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    Beirut, povertà e inflazione fuori controllo: correntisti assaltano le banche

    credit ansa foto
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 16 Set. 2022 alle 14:52
    In Libano i cittadini, stremati ed esasperati da un’inflazione al 180%, stanno assaltando le banche. Già sette da questa settimana, la terza in pochi giorni. Episodi di assalti armati alle banche libanesi, che riproducono lo stesso, identico copione: correntisti infuriati irrompono nelle filiali degli istituti di credito dove sono congelati i propri risparmi. Una donna ha rapinato una banca di Beirut con una pistola giocattolo, portando via migliaia di dollari, necessari – come ha dichiarato – a pagare le cure per il cancro della sorella. Si tratta dell’ultima di una lunga serie di “rapine” che ormai stanno scandendo la vita quotidiana della capitale libanese, alle prese con una crisi economica e sociale drammatica. Si moltiplicano, infatti, i tentativi di diversi correntisti di rientrare in possesso dei propri risparmi, bloccati negli istituti bancari del Paese dal 2019 a causa del default finanziario che ha colpito il Libano.

    Tre anni fa, il cartello delle banche libanesi ha deciso di congelare i conti correnti di quasi tutti i titoli di depositi e conti negli istituti di credito del Libano al collasso economico e in default finanziario. La lira locale ha perso più del 95% del suo valore in tre anni e, secondo l’Onu, l’80% delle persone che risiedono in Libano vive in povertà. Negli ultimi tre anni ai titolari di conti bancari è stato negato il libero accesso ai loro risparmi in dollari.

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