Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Scioglie colla nell’acqua per vendetta contro i bulli: 25 bambini di 9 anni in ospedale

    Una vendetta premeditata dopo mesi di soprusi

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 28 Feb. 2019 alle 08:29 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:20

    Un bambino bullizzato riempie di colla le bottigliette d’acqua dei suoi compagni di scuola per vendicarsi dopo mesi di soprusi.

    Z.A., 9 anni, ha covato rancore senza mai riuscire a farsi valere: lo insultavano, lo schernivano e lo spintonavano nelle aule di scuola. Tutto questo ha portato il bambino a pensare ad una vendetta da servire fredda, una follia che ha mandato dritti dritti in ospedale 25 studenti elementari.

    Nell’ora di educazione fisica della scuola in Turchia, si è assentato con una scusa, è rientrato nella classe vuota e ha sciolto della colla liquida in tutte le bottigliette d’acqua dei suoi compagni, le ha richiuse accuratamente ed è tornato con gli altri come se nulla fosse.

    Finita la lezione sportiva, tutti assetati i bambini sono corsi a bere: poco dopo, uno dopo l’altro, hanno avuto un malore, gettando nel panico gli insegnanti che, vista la situazione fuori controllo, si sono attivati per portarli in ospedale. Tutti tranne il bambino che aveva commesso lo scherzo di pessimo gusto.

    I 25 bimbi, visitati e curati in ospedale, sono stati dichiarati fuori pericolo, ma sui maestri e sui dirigenti scolastici pesa come un macigno una domanda: è possibile che non si siano mai accorti di nulla e abbiano lasciato Z. A. in balìa dei bulli.

    Il piccolo, dopo aver negato dicendo di non saperne nulla, è crollato in poco tempo e ha confessato davanti alle maestre.

    Per la sua età, Z. A. non avrà guai con la giustizia, ma certamente non saranno pochi gli ostacoli da superare per riuscire a ricucire con i compagni un rapporto che già era problematico e che ora appare irrecuperabile: per lui è più che probabile un cambio di scuola.

    I problemi legati al bullismo non sono stati affrontati in tempo nella scuola di Z.A. In questo caso la vittima si è trasformata in carnefice.

     

    > LEGGI ANCHE: L’inferno di Flavia: “Tornavo a casa con i lividi. Io vittima di bullismo, adesso parlo ai giovani”
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version