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    Babysitter uccide una bambina di due anni: incastrata dalla ricerca su Google

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 17 Dic. 2020 alle 08:44 Aggiornato il 17 Dic. 2020 alle 08:44

    Doveva essere la sua babysitter, invece ha ucciso senza pietà la bambina di due anni alla quale avrebbe dovuto badare durante l’assenza dei suoi genitori. Kirstie Hannah Flood, 29 anni, è stata però incastrata dalla tecnologia. La donna infatti, poco prima di picchiare a morte la piccola, aveva fatto una ricerca su Google.

    La bimba è stata portata in ospedale e a quel punto sono scattate le indagini che hanno incastrato la babysitter. Ai medici la donna ha detto che la piccola  aveva sbattuto la testa mentre giocava sullo scivolo, ma dalle analisi sul corpo è emerso che aveva diversi traumi: il suo cranio era fratturato e aveva lesioni gravissime al fegato, alla milza e al colon. Ferite non compatibili con l’incidente raccontato dalla babysitter.

    Purtroppo per la piccola non c’è stato nulla da fare: è morta all’ospedale Children’s Healthcare di Atlanta in Georgia a causa delle ferite riportate, nonostante gli sforzi dei medici. A raccontare il drammatico episodio sono stati i giornali locali e i tabloid inglesi. La polizia durante le indagini ha scoperto che la babysitter aveva cercato su Google “l’urgenza di picchiare un bambino che non è tuo”. La 29enne è stata accusata di omicidio e arrestata in attesa del processo. La famiglia della vittima conosceva da anni Kirstie Hannah Flood e si fidava ciecamente di lei.

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