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    Baby-killer di 16 anni rapisce, stupra e uccide una bambina di sei

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 22 Feb. 2019 alle 17:51 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:00

    Baby-killer condannato in Scozia – È stato identificato il colpevole dell’omicidio di Alesha MacPhail, la bambina di sei anni scomparsa lo scorso luglio in Scozia: si tratta di un baby-killer di 16 anni.

    La macabra storia era finita su tutti i giornali europei. La piccola Alesha MacPhail, scomparsa nel luglio 2018 durante una vacanza sull’isola di Bute, nel sud-ovest della Scozia, era stata rapita, stuprata e poi uccisa violentemente dal ragazzo.

    Il giudice in aula dopo la sentenza ha detto: “Hai commesso uno dei crimini più malvagi di cui questa corte abbia mai sentito parlare in decenni di lotta contro la depravazione”. L’identità del’adolescente non è stata rivelata a causa della sua minore età ma è stato dichiarato colpevole dopo un processo di nove giorni presso l’Alta Corte di Glasgow e rischia una condanna all’ergastolo.

    Fondamentale per la risoluzione delle indagini è stata l’idea della madre della bambina di esaminare le riprese di due telecamere di sorveglianza fuori dalla casa di famiglia in cui erano in vacanza e proprio lì, davanti alle telecamere, appariva tre volte la stessa figura. La bambina era stata rapita durante la notte, cosa possibile perché i genitori e Alesha dormivano in stanze separate.

    Il ragazzo si era dichiarato innocente, ma il suo dna era presente sul corpo della vittima e sul suo pigiama.  C’era stato solo un precedente incontro, brevissimo, tra un membro della famiglia e il baby-killer.

    Tempo prima il minorenne aveva acquistato della cannabis dal padre di Alesha, Robert MacPhail, e i due avevano poi litigato per un debito di appena dieci sterline. Un fatto avvenuto mesi e mesi prima del rapimento della bambina.

    In un ultimo tentativo di salvarsi, il baby-killer aveva incolpato la ragazza di MacPhail, Toni McLachlan, visto che la diciottenne era l’ultima persona nell’appartamento ad aver visto Alesha viva, ma la donna è stata scagionata dall’inchiesta.

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