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    L’avvocato per i diritti gay David Buckel si è dato fuoco a New York

    L'avvocato David Buckel.

    Il corpo dell'avvocato è stato trovato carbonizzato in un parco di Brooklyn; accanto è stato ritrovato un biglietto

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 16 Apr. 2018 alle 16:39 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:10

    A New York, negli Stati Uniti, l’avvocato per i diritti gay David Buckel si è dato fuoco nella mattinata di sabato 14 aprile 2018 al Prospect Park di Brooklyn come segno di protesta in difesa del clima.

    Nella busta che ha lasciato e che è stata ritrovata vicino al corpo carbonizzato si legge “Brucio nella benzina che uccide il nostro pianeta”.

    La protesta dell’avvocato Buckel era contro l’inquinamento e l’uso dei combustibili fossili.

    Il Dipartimento di Polizia di New York ha riportato che il corpo di David Buckel, 60 anni, è stato trovato vicino ai campi da baseball di Prospect Park verso le 6:30 di sabato dopo che un passante ha segnalato la presenza del cadavere ustionato.

    Buckel seguiva cause legate alla protezione dell’ambiente, ma era noto per le cause a difesa dei diritti Lgbt.

    Nel biglietto l’avvocato ha chiesto scusa per il gesto estremo.

    Il suo messaggio di protesta era stato inviato anche per mail a testate come il New York Times: “La maggior parte degli esseri umani sul pianeta respira aria resa malsana dai combustibili fossili e molti di loro muoiono prematuramente: la mia morte precoce causata dalla benzina riflette ciò che stiamo facendo a noi stessi”.

    Buckel era famoso per avere difeso i parenti del trans Brandon Teena, struprato e ammazzato a Falls City in Nebraska, negli Stati Uniti, nel 1993.

    Il caso di Brandon Teena ha avuto un richiamo tale che è stata raccontato anche nel film “Boys Don’t Cry”.

    Per l’interpretazione di Teena, l’attrice Hilary Swank ha vinto l’Oscar come migliore attrice nel 1999.

    Buckel era anche l’avvocato di Jamie Nabozny, un omosessuale che ha citato in giudizio la sua scuola nel Wisconsin per le costanti e significative violenze subite legate al bullismo contro i gay.

    Il caso, noto come Nabozny v. Podlesny , alla fine stabilì nel 1996 che le scuole hanno la responsabilità di proteggere gli studenti dagli abusi anti-gay.

    Bucker era anche direttore del progetto matrimoni, nonché consigliere legale dell’associazione pro-gay Lambda Legal.

    L’avvocato ha portato avanti il processo di legalizzazione delle nozze tra coppie gay nello stato del New Jersey e in quello del Iowa.

    Ultimamente Bucker si stava dedicando alla tutela dell’ambiente.

    “Cause nobili in vita esortano a cause nobili nella morte. Spero che questa morte degna possa servire ad altri” è il messaggio finale che ha lasciato Bucker nel biglietto ritrovato accanto al suo corpo.

     

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