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    Un attivista pro-democrazia di Hong Kong è stato condannato a sei mesi di carcere

    Credit: Reuters

    Joshua Wong, che aveva partecipato alle proteste del 2014 contro le ingerenze della Cina, non potrà candidarsi alle elezioni amministrative per i prossimi cinque anni

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 17 Ago. 2017 alle 12:43 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:58

    L’attivista democratico di Hong Kong Joshua Wong è stato condannato a sei mesi di carcere per aver partecipato alle proteste in favore della democrazia del 2014. Era già stato condannato lo scorso anno ai servizi sociali, ma il governo di Hong Kong ha fatto ricorso sostenendo che quella sentenza era troppo indulgente.

    La nuova condanna, oltre a prevedere il carcere, vieta a Wong di candidarsi alle elezioni amministrative per i prossimi cinque anni. Altri due leader studenteschi, Nathan Law e Alex Chow, sono stati condannati rispettivamente a 8 e 7 mesi di prigione.

    Il ricorso del governo di Hong Kong è stato giudicato come un pretesto di natura politica destinato a dissuadere le proteste future e a tenere i giovani lontani dall’attivismo politico. Il governo ha negato tutto ciò.

    “Imprigionarci non spegnerà il desiderio dei cittadini di Hong Kong di avere il suffragio universale. Siamo più forti, più determinati e vinceremo”, ha scritto Wong su Twitter il 17 agosto 2017.

    Le strade principali della metropoli, in particolare in prossimità dei palazzi governativi, erano state completamente ostruite dai manifestanti, che erano stati dispersi dalla polizia con gas lacrimogeni e spray al peperoncino.

    Secondo le leggi del paese, chiunque stia in carcere per più di tre mesi perde il diritto a candidarsi alle elezioni per i cinque anni successivi.

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