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    Oman, gli Usa pubblicano un video che accusa l’Iran. Ma i dubbi restano

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 14 Giu. 2019 alle 12:01 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:58

     

    Attacco Oman video Usa – Dopo 24 ore sono ancora molte le domande rimaste senza risposta sull’attacco contro due petroliere avvenuto il 13 giugno nel Golfo di Oman.

    Oman, misterioso attacco a due petroliere nel Golfo: cosa sta succedendo

    Nessuno ha rivendicato la responsabilità di quanto accaduto al largo di Fujairah, nello stretto di Hormuz, ma gli Stati Uniti non hanno tardato a puntare il dito contro l’Iran.

    Teheran, che si affaccia sul Golfo, da tempo aveva minacciato di chiudere quella parte di mare in risposta a ripristino delle sanzioni americane: da Hormuz passa il 30 per cento del petrolio mondiale, per cui l’area ha un valore strategico non indifferente.

    Il segretario di Stato Mike Pompeo ha accusato l’Iran di voler alzare ancora una volta la tensione in Medio Oriente ma non ha fornito prove a sostegno delle sue parole e non ha risposto alle domande dei giornalisti.

    In seguito il Pentagono ha rilasciato un video della Marina americana che dovrebbe dimostrare la responsabilità dell’Iran ma che lascia aperte molte domande.

    Il filmato in bianco e nero mostra un’imbarcazione che secondo gli Usa appartiene ai Guardiani della Rivoluzione iraniani mentre si avvicina al fianco della petroliera Kokuka Courageous per rimuovere quella che sembra una mina magnetica inesplosa.

    L’Iran ha rimandato al mittente le accuse e negato di aver attacco le due petroliere, facendo notare come l’aggressione sia avvenuta il giorno in cui il premier giapponese Shinzo Abe era in visita a Teheran.

    “Gli Stati Uniti hanno immediatamente tratto conclusioni contro l’Ira, senza avere neanche uno straccio di prove fattuali circostanziate”, è stato il commento del ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, aggiungendo che Washington sta solo cercando in questo modo di “coprire il terrorismo economico”.

    A far aumentare i dubbi sono poi le parole dell’armatore di una delle navi che ha raccontato come l’attacco non sia stato condotto con l’uso di mine ma con “missili” o ancora più probabilmente con “proiettili”.

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