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    Atleta tedesco mangia 100 piatti di sushi in pochi minuti: il ristorante lo caccia via

    Jaroslav Bobrowski

    Jaroslav Bobrowski, ex bodybuilder, si è abbuffato dopo 20 ore di digiuno, ma il suo comportamento non è piaciuto per niente al proprietario del locale

    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 21 Set. 2018 alle 07:30 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:38

    Jaroslav Bobrowski, un triatleta tedesco molto celebre in Germania, è stato protagonista di un episodio grottesco in un ristorante giapponese.

    Bobrowsky, 30 anni, segue un regime dietetico singolare: per mantenere il suo invidiabile fisico da concorrente di Iron Man (un triathlon che prevede gare di ciclismo, nuoto e corsa), è solito digiunare per 20 ore consecutive, per poi abbuffarsi con cene pantagrueliche prima di astenersi nuovamente dal cibo.

    Pochi giorni fa, l’atleta tedesco ha deciso di mangiare in un ristorante giapponese vicino a casa sua.

    Ha optato, come era logico che fosse, sull’opzione all-you-can-eat, per potersi godere un pasto senza limiti.

    Secondo quanto riportato dal locale, però, Bobrowsy ha spazzolato via ben 100 piatti di sushi, per un totale di 18 chili e 4mila calorie.

    Un comportamento che ha messo in difficoltà il ristorante: “Ha mangiato da solo ciò che di solito consumano cinque commensali”, ha detto il proprietario.

    “Dopo un po’ – ha spiegato – non avevamo abbastanza pesce per servire tutti gli altri clienti. Non solo, ma Bobrowski si è persino rifiutato di ordinare da bere, e una delle nostre principali fonti di guadagno è proprio la vendita di bevande”.

    Nonostante l’atleta sia un cliente abituale del locale, il proprietario ha deciso di cacciarlo via, intimandogli di non ripresentarsi.

    Bobrowski, ex bodybuilder e piuttosto conosciuto in Germania, è rimasto esterrefatto: “Quando sono andato alla cassa, volevo dare la mancia, ma il cameriere mi ha detto di non volerla ricevere da me”.

    L’atleta, secondo quanto riporta un quotidiano locale, ha una percentuale di grasso corporeo pari al 10 per cento ed è stato soprannominato “sushi man” per le sue abbuffate di pesce crudo.

    “Mi dispiace per gli inconvenienti causati al ristorante – ha detto – Cercherò di comportarmi diversamente nei prossimi pasti, che consumerà a China City, un altro ristorante della zona”.

     

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