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    Tensioni tra Arabia Saudita e Canada, Riad sospende i voli per Toronto

    Credit: Getty Images

    I rapporti tra i due paesi sono sempre più tesi dopo che l'Arabia Saudita ha espulso l'ambasciatore canadese che aveva fatto pressioni per il rilascio di alcune attiviste dei diritti umani

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 7 Ago. 2018 alle 14:58 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:24

    La compagnia aerea di Stato dell’Arabia Saudita ha deciso di sospendere i voli diretti con il Canada dopo che il governo di Ottawa ha chiesto il rilascio degli attivisti per i diritti umani arrestati nei giorni scorsi.

    In seguito all’annuncio della sospensione dei voli diretti con il Canada un account Twitter che, secondo quanto affermato dalla britannica Bbc, è collegato con le autorità saudite, ha condiviso l’immagine di un aereo che volava verso la famosa CN Tower di Toronto.

    Nell’immagine era riportata anche una citazione che diceva “Chi trova qualcosa che non gli piace in questioni che non gli competono”.

    Il messaggio non è passato inosservato agli utenti della rete, che hanno comparato il tweet e la foto in esso contenuta con le immagini dell’attentato dell’11 settembre.


    L’account in seguito è stato rimosso da Twitter, ma in rete esistono ancora foto scattate dagli utenti che testimoniano la vicenda.

    Ieri, 6 agosto 2018, l’Arabia Saudita aveva annunciato l’espulsione dell’ambasciatore del Canada da Riad e la sospensione delle relazioni commerciali con il paese nordamericano.

    La decisione era stata presa in risposta alle numerose critiche del governo canadese sulla repressione dei diritti umani nel regno saudita.

    Il diplomatico canadese ha avuto 24 ore di tempo per lasciare il paese.

    “Non accetteremo alcune ingerenza nelle nostre decisioni di politica interna e non accetteremo diktat imposti da fuori”, ha dichiarato il ministro saudita degli Affari esteri su Twitter, riflettendo la fermezza adottata anche dal principe ereditario Mohammed ben Salman in materia di relazioni internazionali.

    L’ambasciata canadese aveva espresso forti timori e si era detta “molto preoccupata” per una nuova serie di arresti di difensori dei diritti umani.

    “Facciamo appello alle autorità saudite per liberare immediatamente tutti gli attivisti che difendono pacificamente i diritti dell’uomo”, aveva dichiarato venerdì 3 agosto pubblicando un comunicato su Twitter.

    Il messaggio dell’ambasciata non ha trovato l’approvazione del ministro degli Esteri saudita, che non ha definito “inaccettabile” il tono usato dal governo canadese.

    Il 2 agosto, Chrystia Freeland, la ministra degli esteri canadese, aveva detto di essere “molto preoccupata per l’arresto di Samar Badaoui”, una militante per l’uguaglianza tra i generi, fermata la scorsa settimana insieme alla collega Nassima al-Sadah.

    Samar Badawi è la sorella di Raif, il blogger condannato a 10 anni di carcere e a 1000 frustate, 50 delle quali già eseguite, per aver pubblicato un sito nato per favorire il dibattito pubblico.

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